Rischio,
decisione ed errore
Dinamiche
e comportamenti decisionali
di Katya Tentori, Lucia Savadori,
Nicolao Bonini e Rino Rumiati
Nel corso della nostra vita siamo continuamente chiamati a
valutare diversi rischi, così come a prendere piccole e grandi decisioni,
riguardanti gli affetti, la salute, il lavoro... ed è probabile che siano
proprio le ripercussioni sociali ed economiche degli errori che possiamo
commettere ad aver stimolato l’attenzione di molte discipline, anche non
strettamente psicologiche, per questi processi cognitivi.
La comprensione delle dinamiche che regolano il nostro comportamento decisionale
in contesti di incertezza ha, infatti, assunto, negli ultimi anni, una notevole
rilevanza, non solo sul versante teorico ma anche alla luce delle considerevoli
ricadute applicative che ne possono derivare.
Il convegno Risk, decision and human error, che si è tenuto dal 15 al 17 gennaio
presso il Mart di Rovereto, ha fornito un importante contributo in tale
direzione. Organizzato dal Centro di Ricerca sulle Decisioni (CRD) del
Dipartimento di Scienze della cognizione e della formazione (DiSCoF), in
collaborazione con l’European Association of Decision Making e il Comune di
Rovereto, questo appuntamento ha visto il confronto fra illustri esperti del
settore, accanto ad una consistente partecipazione di non addetti ai lavori,
interessati a vedere come sia possibile affrontare un simile tema all’interno di
una prospettiva sperimentale.
Fra gli argomenti discussi, ha riscosso una particolare risonanza il confronto
fra la percezione analitica del rischio, focalizzata su algoritmi e regole
normative, e la modalità più esperenziale, che si avvale in prevalenza di
immagini e associazioni inconsapevoli. La recente descrizione di questo secondo
sistema impone, come ha sottolineato il professor Slovic, direttore del Decision
Research di Eugene in Oregon, una riconsiderazione del ruolo adattivo delle
risposte affettive al rischio e apre nuove strade per lo studio del complesso
rapporto fra razionalità ed emotività.
Ampio spazio è stato, inoltre, destinato alla questione della generalizzabilità
dei risultati ottenuti in laboratorio, e allo sviluppo di nuovi modelli che
siano in grado di esprimere la complessità dei comportamenti decisionali reali.
A questo proposito, il professor Shanteau della Kansas State University ha
proposto una revisione dei paradigmi di ricerca tradizionali, indicando
nell’approccio noto come dynamic decision making uno degli orientamenti più
promettenti.
Il convegno ha rappresentato, infine, un’interessante opportunità per riflettere
sulle potenzialità applicative offerte dal settore, a partire dalla costruzione
di supporti per la decisione che siano efficaci anche in contesti estremamente
complessi, come le emergenze medico-sanitarie, militari o nel campo della
protezione civile.
Da sinistra: Donata Loss, Massimo Egidi, Nicolao Bonini, Rino Rumiati, Lucia Savadori.
Convegno Risk, decision and Human Error, Rovereto, 15 gennaio 2004.
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