no61

  convegni  

Rischio, decisione ed errore
Dinamiche e comportamenti decisionali
di Katya Tentori, Lucia Savadori, Nicolao Bonini e Rino Rumiati

 

Nel corso della nostra vita siamo continuamente chiamati a valutare diversi rischi, così come a prendere piccole e grandi decisioni, riguardanti gli affetti, la salute, il lavoro... ed è probabile che siano proprio le ripercussioni sociali ed economiche degli errori che possiamo commettere ad aver stimolato l’attenzione di molte discipline, anche non strettamente psicologiche, per questi processi cognitivi.
La comprensione delle dinamiche che regolano il nostro comportamento decisionale in contesti di incertezza ha, infatti, assunto, negli ultimi anni, una notevole rilevanza, non solo sul versante teorico ma anche alla luce delle considerevoli ricadute applicative che ne possono derivare.
Il convegno Risk, decision and human error, che si è tenuto dal 15 al 17 gennaio presso il Mart di Rovereto, ha fornito un importante contributo in tale direzione. Organizzato dal Centro di Ricerca sulle Decisioni (CRD) del Dipartimento di Scienze della cognizione e della formazione (DiSCoF), in collaborazione con l’European Association of Decision Making e il Comune di Rovereto, questo appuntamento ha visto il confronto fra illustri esperti del settore, accanto ad una consistente partecipazione di non addetti ai lavori, interessati a vedere come sia possibile affrontare un simile tema all’interno di una prospettiva sperimentale.
Fra gli argomenti discussi, ha riscosso una particolare risonanza il confronto fra la percezione analitica del rischio, focalizzata su algoritmi e regole normative, e la modalità più esperenziale, che si avvale in prevalenza di immagini e associazioni inconsapevoli. La recente descrizione di questo secondo sistema impone, come ha sottolineato il professor Slovic, direttore del Decision Research di Eugene in Oregon, una riconsiderazione del ruolo adattivo delle risposte affettive al rischio e apre nuove strade per lo studio del complesso rapporto fra razionalità ed emotività.
Ampio spazio è stato, inoltre, destinato alla questione della generalizzabilità dei risultati ottenuti in laboratorio, e allo sviluppo di nuovi modelli che siano in grado di esprimere la complessità dei comportamenti decisionali reali. A questo proposito, il professor Shanteau della Kansas State University ha proposto una revisione dei paradigmi di ricerca tradizionali, indicando nell’approccio noto come dynamic decision making uno degli orientamenti più promettenti.
Il convegno ha rappresentato, infine, un’interessante opportunità per riflettere sulle potenzialità applicative offerte dal settore, a partire dalla costruzione di supporti per la decisione che siano efficaci anche in contesti estremamente complessi, come le emergenze medico-sanitarie, militari o nel campo della protezione civile.

 

Da sinistra: Donata Loss, Massimo Egidi, Nicolao Bonini, Rino Rumiati, Lucia Savadori.
Convegno
Risk, decision and Human Error, Rovereto, 15 gennaio 2004.