no62

  cooperazione internazionale  

Le novità sull’Ateneo Italo-Tedesco
Tra le iniziative promosse le Prime Giornate Universitarie Italo-Tedesche
di Marco Antonio Sigillò

 

Con la cerimonia d’inaugurazione del 10 luglio 2003 (si veda il numero 56 di unitn) hanno preso il via le attività dell’Ateneo Italo-Tedesco (AIT).
Il Comitato Direttivo, insediatosi lo stesso giorno della cerimonia, ha fissato e approvato gli obiettivi che questa agenzia italo-tedesca di coordinamento interuniversitario intende proporsi. Nelle successive riunioni esso ha predisposto un programma di iniziative d’eccellenza, da attuare mediante l’utilizzazione di nuovi contributi pubblici e privati, che comprendono numerosi progetti: stages durante il periodo estivo, borse di studio per ricercatori, mobilità di docenti, seminari con personaggi di spicco del mondo accademico e economico. In tali occasioni, il dottor Christian Bode, Segretario Generale del Deutscher Akademischer AustauschDienst (DAAD), l’ente che coordina tutti gli scambi internazionali per la Germania, ha chiarito che tutti i rapporti di scambio già consolidati e finanziati tra Germania e Italia saranno inseriti nel programma dell’Ateneo Italo-Tedesco.
Il CD ha approvato, altresì, un logo ufficiale, che rappresenta una stilizzazione dei due volti Italia e Germania raffigurati nell’allegoria di Johann Friedrich Overbeck.
Nel mese di maggio l’AIT ha presentato in Internet il proprio sito web; dalla pagina iniziale (www.ait-dih.org) si può entrare indipendentemente nel sito italiano (www.ateneoitalotedesco.org) e tedesco (www.deutschitalienischeshochschulzentrum.org). La pagina in inglese è destinata principalmente a dare alcuni cenni introduttivi.
I siti in lingua italiana e in lingua tedesca hanno un corpo comune che offre alcune note informative sui compiti dell’Ateneo; diverse sono, invece, le parti che propongono riferimenti normativi, i partner nazionali, i punti di contatto in Italia (info@ateneoitalotedesco.org) e in Germania (info@deutschitalienischeshochschulzentrum.org), le news, le attività e i servizi utili agli studenti italiani e tedeschi che intendono avere informazioni sulle possibilità di scambio e di mobilità. Per gli studenti che desiderano venire a Trento sono stati messi a disposizione alcuni link per facilitare la ricerca dei mezzi di trasporto.
Altra novità è stato il trasferimento del Segretariato dell’AIT da Via Belenzani a Piazza Duomo. L’Università di Trento ha, infatti, messo a disposizione un ufficio al primo piano del civico 33, al fine di agevolare un contatto e un servizio diretto con il personale della segreteria.
La prima attività delle segreterie dell’Ateneo Italo-Tedesco è stata di inoltrare, rispettivamente tramite la CRUI e il DAAD, un questionario alle università in Italia e in Germania, al fine di preparare uno schema dettagliato delle collaborazioni esistenti fra atenei italiani e tedeschi e delle risorse di finanziamento per esse erogate. In tale questionario veniva richiesto di elencare tutte le tipologie di scambio, tra cui la mobilità (studenti, dottorandi, ricercatori e professori), la possibilità di una doppia laurea, le università partner, le facoltà interessate, le aree disciplinari e le modalità di finanziamento dei programmi.
Le risposte da parte delle università italiane accreditate presso la CRUI sono state numerose e alla scadenza del termine di consegna si è proceduto alla valutazione dei questionari. Il risultato è di grande importanza poiché in Italia non esiste un ente nazionale, quale il DAAD in Germania, che coordini tutti i rapporti di scambio e che ne abbia quindi la supervisione. In Italia l’organizzazione è più frastagliata, poiché è data la possibilità ad ogni singola università di offrire e organizzare i rapporti di scambio con le università straniere e, pertanto, la supervisione a livello nazionale è resa più difficile. Inoltre, anche a livello centralizzato, alcune istituzioni, tra cui il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca e il Ministero degli Affari Esteri, offrono la possibilità di scambio con altri Paesi. L’Ateneo Italo-Tedesco si è posto perciò il compito, tenendo fede ai propri obiettivi, di raccogliere tutti i dati necessari per avere uno schema dettagliato dei rapporti con la Germania, dando così a tutti la possibilità di conoscere la varietà e la qualità di risorse che il nostro sistema offre, considerato che un soggiorno di studio all’estero e la conoscenza di varie lingue e culture straniere sono ormai una tappa obbligatoria per un curriculum accademico.
Nell’arco della Settimana culturale tedesca in Italia, che si terrà dal 27 settembre al 3 ottobre 2004 e che vedrà vari appuntamenti in alcune città d’Italia, tra cui Trento, l’Ateneo Italo-Tedesco presenterà uno schema dettagliato dei rapporti intercorrenti tra Italia e Germania in ambito accademico.
Come prima uscita pubblica l’AIT ha organizzato, unitamente al DAAD e in collaborazione con la CRUI, le Prime Giornate Universitarie Italo-Tedesche che avranno luogo il prossimo 17 e il 18 giugno a Monaco di Baviera, città che per posizione e storia ha forti legami con l’Italia.
Vista la particolarità e l’importanza dell’evento, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso l’Alto Patronato.
Si tratta di un’iniziativa volta a consolidare le relazioni fra le università dei due Paesi e soprattutto il confronto sui modelli di sviluppo dell’università del futuro. L’evento sarà suddiviso in dibattiti e presentazioni; queste ultime saranno rivolte primariamente agli studenti in modo da dare loro ampie informazioni circa i programmi di scambio, le possibilità di sostegno finanziario e di studio in Italia.
Il primo dibattito verterà su esempi di good practice nella collaborazione accademica italo-tedesca, come ad esempio la doppia laurea di Sociologia di Trento e Eichstätt; il secondo su corsi di studio post-laurea italo-tedeschi; il terzo sarà un tentativo di approccio da parte italiana e tedesca su tematiche dibattute della scienza e il loro impatto nella società. Il professor Francesco Salamini, presidente dell’Ateneo Italo-Tedesco, oltre a coordinare la sessione, parlerà di biotecnologie; infine, al quarto dibattito sul mercato lavorativo in Germania e in Italia per i laureati parteciperanno alcuni datori di lavoro e accademici con esperienze lavorative in ambedue i Paesi.
Una specifica tavola rotonda sarà dedicata al processo di Bologna e, in particolare, ai corsi di studio bachelor e master, alla qualità e all’accreditamento, nonché al riconoscimento di titoli di studio accademici e professionali. Il rettore dell’Università di Trento, professor Massimo Egidi, interverrà in qualità di relatore.
Nell’ambito dei due giorni in cui si terranno i dibattiti saranno messi a disposizione delle università italiane partecipanti - tra cui anche Trento - alcuni stand per dare la possibilità di presentare la propria offerta formativa agli studenti tedeschi.
È prevista la presenza del Console Generale d’Italia in Monaco, Francesco Scarlata, che rivolgerà alcune parole di saluto ai partecipanti a nome dell’Ambasciatore Silvio Fagiolo, nonché di rappresentanti autorevoli del mondo accademico, scientifico e imprenditoriale italiano e tedesco.
L’Ateneo Italo-Tedesco è ormai una realtà operativa e la sua esistenza è riconosciuta sia in Italia che in Germania. Gli apprezzamenti già pervenuti da più parti costituiscono certamente segnali positivi. Il cammino è ancora lungo, ma i primi passi sono già stati fatti per contribuire all’intensificazione dei rapporti tra i due Paesi.


in alto a destra: allegoria Italia und Germania di Friederich Overbeck (1789-1869), München Neue Pinakotheck;
qui sopra: la nuova sede del Segretario dell'ateneo Italo-Tedesco in Piazza Duomo n.33 a Trento.