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  ricerca  

A Trento una nuova unità di ricerca dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica

di Marco Andreatta

 

Presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento, è stata istituita una unità di ricerca dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica (INDAM). L’INDAM, fondato nel 1939 da Francesco Severi che ne fu il primo presidente, ha sede centrale a Roma; è un ente di ricerca a carattere non strumentale ed una legge ad hoc (153-1992) ne ha configurato il riordinamento. I suoi fini principali sono promuovere la ricerca e la diffusione della matematica, favorendo la nascita di gruppi (attraverso convenzioni e con borse di studio), l’internazionalizzazione della ricerca e il suo trasferimento tecnologico.
Con la ristrutturazione nazionale del CNR l’Istituto ha assorbito i gruppi di ricerca nazionali ed ora pertanto “coordina” anche i finanziamenti ministeriali alla ricerca matematica.
L’iniziativa volta ad aprire unità di ricerca locali rappresenta una novità per l’INDAM ed ha tra le sue finalità quella di dare ai gruppi di ricerca maggiore autonomia e di conseguenza una più alta spinta propositiva ed innovativa, anche attraverso lo snellimento di pratiche amministrative. L’unità di Trento, nata attraverso una convenzione tra l’INDAM ed il Dipartimento di Matematica, è costituita da tutti i membri del dipartimento che fanno parte di un gruppo di ricerca nazionale. I ricercatori dunque lavorano in una doppia veste di membri del dipartimento e al tempo stesso dell’Istituto. Direttore dell’unità è il professor Marco Andreatta

Una bottiglia di Klein divisa in due nastri di Moebius

ed i settori di ricerca, coordinati ciascuno da un responsabile, sono: Analisi convessa e storia della matematica, professor Gabriele Greco; Calcolo delle variazioni, professor Francesco Serra Cassano; Didattica e comunicazione della matematica, professor Italo Tamanini; Fisica matematica, sistemi dinamici e metodi geometrici in fisica, professor Enrico Pagani; Geometria analitica e geometria algebrica, professor Alberto Tognoli; Logica matematica, professor Stefano Baratella; Matematica per le applicazioni, professor Alberto Valli; Modelli fisico-matematici ed equazioni differenziali non lineari, professor Augusto Visintin.
Negli anni passati l’INDAM ha sempre promosso parecchie attività presso il Dipartimento di Matematica di Trento. In particolare ha finanziato professori visitatori, borse di studio (per corsi di laurea, dottorato e attività di post doc), progetti di ricerca e convegni, quest’ultimi anche con la collaborazione del Cirm-ITC. Da quest’anno, oltre all’attività di ricerca congiunta con il dipartimento, l’unità gestisce anche progetti dell’Istituto di Roma. In particolare in questo momento la sede di Roma finanzia cinque borsisti sui corsi di laurea, due borsisti di dottorato ed un professore visitatore. Inoltre un progetto di ricerca nazionale INDAM sul tema “Modelli matematici per la biologia” è stato affidato in gestione alla unità di Trento.

Inaugurazione dell’unità di ricerca INDAM, nella foto da sinistra: Marco Andreatta, Corrado De Concini, Alberto Valli.

Sono progetti che permettono a Trento un’attività di eccellenza; ad esempio nella scuola di dottorato del dipartimento che, con circa sei borse di studio l’anno, arruola tra gli studenti migliori d‘Italia, come testimonia la carriera di coloro che qui hanno svolto il dottorato.
Un’importante novità è prevista per il prossimo anno accademico: ai vincitori delle borse INDAM per la frequenza ai corsi di laurea si offre un “percorso di eccellenza”. La proposta, approvata dalla Facoltà di Scienze, potrà rappresentare un forte valore aggiunto per i corsi di laurea in Matematica dell’ateneo.
L’unità di ricerca ha, inoltre, partecipato alla selezione per progetti di ricerca della Provincia Autonoma di Trento (autunno 2003) con tre progetti post doc, ognuno di durata triennale, in tre aree fondamentali della matematica: la geometria delle curve, il calcolo delle probabilità, la fisica matematica. Tutti e tre i progetti sono stati approvati e finanziati dalla PAT. I tre giovani ricercatori a cui sono stati affidati hanno iniziato a lavorare dal febbraio 2004.