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  summer school  

Economia: scuole estive di eccellenza

Behavioral Economics: Summer Institute e primo dottorato in Italia
di Luigi Mittone
 

Il Summer Institute in Behavioral Economics che si è tenuto lo scorso luglio presso il Centro Congressi Panorama di Sardagna, organizzato congiuntamente dalla prestigiosa Russell Sage Foundation e dall’Università di Trento, rappresenta uno dei punti di arrivo e nel contempo una delle piattaforme di lancio dell’attività di ricerca promossa in questo campo dal Dipartimento di Economia dell’Università di Trento. Il Summer Institute in Behavioral Economics è infatti giunto alla sua sesta edizione ed è approdato a Trento da Berkeley, anche grazie ai brillanti risultati ottenuti dal ciclo ormai quinquennale di scuole estive di alta formazione in economia dirette dal professor Axel Leijonhufvud e promosse dal Dipartimento di Economia congiuntamente all’Associazione - senza fini di lucro - Tecnologie per l’Economia Computazionale e Sperimentale, presieduta dallo stesso Leijonhufvud.
L’edizione 2004 della scuola prevedeva un fitto calendario di lezioni e di incontri seminariali che hanno visto 31 studenti di dottorato, provenienti da prestigiose università americane ed europee, confrontarsi con relatori di altissimo profilo scientifico. Tra questi figuravano non solo i padri della Behavioral Economics, ma anche premi Nobel in economia che con il loro contributo hanno consentito a questo particolare approccio di ricerca di affermare un’ormai consolidata presenza nella competitiva arena del dibattito scientifico in economia.
I temi trattati negli interventi dei relatori hanno spaziato da argomenti di natura metodologica fino ad arrivare a discutere delle questioni più specifiche dell’approccio della Behavioral Economics. I due principali campi “storici” di indagine affrontati dalla Behavioral Economics riguardano da un lato la percezione soggettiva del rischio e i processi di rappresentazione mentale degli eventi incerti, e dall’altro il ruolo dell’identità sociale nelle scelte economiche. Il primo tema ha ripercussioni in numerosi campi della scelta economica (dalle scelte tra risparmio e consumo, fino alle strategie dei mercati dei titoli), il secondo invece ha forti attinenze con il settore delle scelte organizzative nelle imprese e più in generale con il mondo del lavoro e della cooperazione sociale.
Il lavoro condotto durante il Summer Institute viene oggi idealmente ereditato da una recentissima iniziativa della Facoltà di Economia che ha attivato per il prossimo anno accademico il primo ciclo di un dottorato in Behavioral Economics che sarà anche il primo in questo campo in Italia e uno dei pochi sinora esistenti al mondo. Alcuni docenti della scuola estiva hanno già manifestato interesse per l’iniziativa del dottorato trentino e quindi speriamo di poter istituire nei prossimi anni una linea di collaborazione permanente tra Trento e la Russell Sage Foundation sia con lo scopo di ospitare le prossime edizioni della scuola sia per collegarla, attraverso i suoi docenti, al nostro programma di dottorato.

Al centro e a lato: partecipanti al Summer Institute in Behavioral Economics.