Laboratoire italien
La rivista promossa dal Dipartimento di Scienze giuridiche e dall’École Normale Supérieure
di Paolo Carta
Nata quattro anni fa su impulso di Alessandro Fontana, Diego Quaglioni e
Jean-Claude Zancarini, durante gli incontri italo-francesi promossi a Parigi dal
Centro di studi e ricerche sul pensiero politico italiano, Laboratoire italien:
Politique, littérature et société è divenuta oggi la rivista che esprime gli
esiti del consolidato legame maturato nel tempo tra il Dipartimento di Scienze
giuridiche dell’Università di Trento e l’École Normale Supérieure (prima di
Parigi e ora di Lione). Legame che si è concretizzato in una convenzione
bilaterale, sottoscritta dall’ateneo trentino con l’École, e che ha consentito a
numerosi laureandi e dottorandi trentini di completare la propria esperienza di
studi in Francia, in un clima particolarmente recettivo e stimolante sul piano
culturale e scientifico.
Alla rivista, attualmente diretta da Paolo Carta (Facoltà di Giurisprudenza -
Università di Trento) e da Jean-Louis Fournel (ENS-Lyon e Paris VIII),
collaborano sia giovani ricercatori del dipartimento trentino e dell’École
Normale, sia studiosi europei di riconosciuta esperienza, provenienti da più
discipline scientifiche (storici, giuristi, letterati, filosofi), tutti animati
dalla convinzione che “l’esperienza italiana” possa costituire, per più di un
aspetto, un vero e proprio laboratorio per la cultura e la storia europea.
Laboratoire italien, periodico rigorosamente bilingue, offre dunque un concreto
apporto all’internazionalizzazione dell’ateneo: è infatti pubblicata e diffusa
in Europa da ENS éditions, mentre il suo sito Internet, ospitato nelle pagine
del Dipartimento di Scienze giuridiche (www.jus.unitn.it/labo/home.html),
è entrato a far parte di recente del più ampio progetto internazionale
www.revues.org, che con 250.000 visite al mese è in grado di offrire al
periodico una maggiore visibilità nel più ampio contesto telematico.
La struttura della rivista comprende un dossier tematico al quale si aggiungono
quattro rubriche fisse: Textes et documents, Débats, Varia, Recensions. Finora
sono stati pubblicati 4 numeri dedicati a L’idée de peuple (n.1),
Magistrature et politique
(n. 2), La République en exil (n. 3), La foule (n. 4), che hanno
ottenuto recensioni tra le più accreditate riviste scientifiche europee (ad
esempio la Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance) e che sono stati presentati
con giornate e stand appositi sia al Salon du livre di Parigi, sia a quello di
Torino. Oltre che dalle due istituzioni che ne garantiscono e sostengono la
pubblicazione, Laboratoire italien è stata finora sostenuta dall’Università
italo-francese, dal CNRS e dal CNL, organismi che ne hanno riconosciuto
l’elevato profilo scientifico per il processo di integrazione culturale europeo.
Il numero cinque, pubblicato nel mese di settembre, è dedicato a Diritto e
letteratura. Curato da due giovani ricercatori trentini, Maurizio Cau e Giuliano
Marchetto, il dossier si interroga sulla storia della lunga tradizione
umanistica degli studi giuridici e sullo stretto legame che tradizionalmente in
Italia, ma non solo, ha unito il diritto, la letteratura, la storia e la filosofia,
con contributi interamente inediti che dal Medioevo giungono fino al XX secolo. I
prossimi numeri, presentati nell’incontro trentino della redazione, tenutosi nel
gennaio scorso presso il Centro Panorama a Sardagna, saranno dedicati a La question du changement
(n. 6); Philologie et politique (n. 7); La censure (n.
8).
Accanto alla vita della rivista, non mancano di prendere corpo altri progetti
collaterali, tra i quali vanno ricordati ad esempio i due convegni sulle letture
machiavelliane del XIX e del XX secolo tenutisi a Lione e a Parigi
rispettivamente nel giugno del 2003 e nel giugno del 2004, che sono all’origine
della stampa di un vero e proprio manuale sulla storia contemporanea del
Machiavelli, anticipato dalla nuova edizione degli Scritti sul Principe
di Machiavelli di Angelo Ridolfi e Ugo Foscolo, curata da Paolo Carta, Christian Del
Vento e Xavier Tabet, pubblicata presso l’editore Nicolodi di Rovereto e che
sarà presentata nel prossimo autunno a Parigi presso l’Istituto per la Storia
della Rivoluzione Francese.
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