I voti alle università italiane: Trento al primo posto
L’indagine Censis premia per il quarto anno consecutivo l’ateneo e le sue facoltà
di Paola Fusi
Non è il primo anno, e forse per questo fa meno notizia l’ottimo risultato
ottenuto dall’Università di Trento e dalle facoltà trentine nell’indagine
realizzata dal Censis - rinomato istituto di ricerca socioeconomica - e
pubblicata da La Repubblica ne La Grande Guida all’Università.
La classifica generale vede per la seconda volta consecutiva Trento al secondo
posto assoluto (quest’anno dopo l’Università di Siena, l’anno scorso dopo il
Politecnico di Milano), mentre si conferma al primo posto nella categoria delle
piccole università (da 10.000 a 20.000 iscritti).
Di eccellenza i risultati ottenuti dalle facoltà nelle rispettive graduatorie.
Ben tre facoltà su sei classificate al primo posto: Sociologia, Giurisprudenza e
Ingegneria, che hanno confermato in pieno il risultato degli anni precedenti.
Ottimi anche i piazzamenti delle altre facoltà dell’ateneo: il secondo posto per
Lettere e Filosofia, il terzo per Economia (che migliora di una posizione) e il
quinto per Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (tr a i piccoli atenei).
La ricerca è stata condotta secondo alcune linee guida per favorire una lettura
combinata di dati ed informazioni, seguendo una logica che garantisca
uniformità, ufficialità e certificazione dei risultati.
Con l’attribuzione di punteggi tra 66 e 110 le graduatorie degli atenei hanno
preso in esame indicatori quali: servizi (mense, alloggi, strutture sportive),
borse di studio, strutture (posti nelle aule, biblioteche e laboratori
scientifici, informatici, linguistici) e sito web.
Il ranking delle facoltà si è invece basato su indicatori quali: la produttività
(dati relativi agli studenti iscritti, agli studenti in corso, ai laureati e ai
fuori corso), la didattica e gli standard di offerta, la ricerca scientifica, il
profilo dei docenti, i rapporti e la cooperazione internazionale.
Dalle classifiche emerge, tra i punti di forza di Trento, la capacità di
coniugare l’eccellenza dell’offerta formativa con la qualità dei servizi e
della vita universitaria. Rilievo è stato dato anche alla vocazione
internazionale dell’ateneo che offre agli studenti l’opportunità di conseguire
la doppia laurea e di trascorrere periodi di studio all’estero attraverso
programmi di scambio con atenei prestigiosi in tutto il mondo.
I risultati ottenuti sono la testimonianza di una qualità diffusa, basata in
gran parte su dati quantitativi le cui fonti principali sono il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Comitato nazionale per la
valutazione del sistema universitario, il Cineca e la CRUI.
Guardando al futuro, non manca la motivazione per migliorare, ad esempio
lavorando al web per integrare informazioni e servizi nell’ottica di una
maggiore usabilità. Ciò consentirebbe all’ateneo di arrivare ad un più elevato
punteggio nella valutazione del sito web, aspetto che quest’anno ha maggiormente
segnato la distanza tra noi e l’Università di Siena.
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