no67

  convegni  

Da Ipazia a Lara Croft
Un convegno su donne, tecnologia e scienza
di Barbara Poggio

 

Tecnologia e scienza rappresentano domini centrali e strategici dell’attuale società e soprattutto del mercato del lavoro, domini a tutt'oggi caratterizzati da significative differenze e asimmetrie in termini di genere: la presenza delle donne continua infatti ad essere significativamente più circoscritta rispetto a quella maschile, tanto più al crescere dei ruoli di prestigio e responsabilità. Il controverso rapporto tra donne, scienza e tecnologia è stato al centro di un convegno organizzato presso la Facoltà di Sociologia il 29 settembre scorso, che ha richiamato nel suo titolo - Da Ipazia a Lara Croft. Donne, tecnologia e scienza - due complesse icone femminili del mondo scientifico e tecnologico.
La prima sezione del convegno è stata dedicata proprio a delineare i contorni della complessa relazione tra le donne e il mondo tradizionalmente maschile della scienza e della tecnologia. Sara Sesti ha proposto una accurata riflessione sulla presenza spesso oscurata e resa “invisibile” delle donne nei contesti della scienza: pur avendo offerto importanti contributi allo sviluppo scientifico e tecnologico, le donne hanno infatti ottenuto scarsi riconoscimenti ufficiali (solo una decina ad esempio hanno ottenuto un premio Nobel) e sono state sottoposte ad un processo storico di vera e propria cancellazione dalla memoria per aver spesso operato all’ombra di figure maschili, come padri o mariti.
Sulle attuali difficoltà incontrate dalle donne nel mondo del lavoro e della ricerca scientifica si sono concentrati gli interventi di Bice Fubini e Marina Calloni, che hanno messo in luce gli stereotipi, le discriminazioni e le asimmetrie presenti a tutt'oggi in Italia e in Europa, cercando di suggerire alcune chiavi di lettura e di prospettare alcune soluzioni percorribili. Si segnala in particolare la necessità di intervenire sulle culture organizzative dominanti nel mondo scientifico, modificando i criteri di valutazione, promozione ed eccellenza in una prospettiva più meritocratica e possibilmente tenendo in considerazione un’ottica di genere.
In questa più generale cornice si sono poi inseriti una serie di contributi mirati a presentare gli esiti di iniziative di ricerca e di azioni promosse in provincia di Trento negli ultimi anni. Tali interventi hanno fornito un quadro articolato dei diversi punti critici nei percorsi scolastici e professionali di uomini e donne all’interno dei contesti scientifici e tecnologici, a partire dalla socializzazione primaria e dai giochi della prima infanzia, passando per la scuola dell’obbligo (IPRASE) e poi i percorsi scolastici secondari (DIAGONAL, COCLEA) e/o professionalizzanti (FIDIA), fino all’università (Accademia di Commercio e Turismo, TSM) e all’accesso al mondo del lavoro (Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, IRST). In diversi casi, accanto all’individuazione dei problemi, sono state presentate anche possibili linee di intervento per favorire processi di cambiamento, sia a livello di orientamento scolastico che di accompagnamento nei percorsi lavorativi, ma forse la principale indicazione emergente riguarda la necessità di una più profonda e complessa azione sulle culture di genere che caratterizzano sia il mondo della scuola che quello del lavoro e che continuano a riprodurre percorsi differenziati ed asimmetrici per donne e uomini.