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  convegni  

Edilizia sostenibile e qualità ambientale
A Trento un convegno internazionale con studiosi da tutto il mondo
di Antonio Frattari

 

Si è svolto a Trento dal 21 al 25 settembre il trentaduesimo World Congress dell’International Association for Housing Science (IAHS). Tale convegno è stato reso possibile grazie ad una attiva sinergia tra il Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale e gli enti istituzionali del Trentino: Provincia Autonoma di Trento, Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, Federazione Trentina delle Cooperative, Assindustria Trento-Sezione Edilizia, Comune di Trento.
È stato un momento importante di confronto di uomini di cultura, provenienti da 36 paesi, che hanno discusso sulle tematiche emergenti collegate alla sostenibilità dell’housing, ampiamente analizzate, vericate e discusse per approfondire non solo gli aspetti legati alla qualità dell’abitare e alla qualità ambientale, ma anche quelli relativi alle condizioni sociali ed economiche.
La prima giornata in sessione plenaria si è aperta con il saluto di benvenuto e con la dichiarazione delle linee guida del congresso fatta dai presidenti del Comitato Scientico, Antonio Frattari dell’Università di Trento e Oktay Ural, presidente dello IAHS. Dopo i saluti del rettore dell’Università di Trento, Massimo Egidi, dell’assessore alle Politiche Sociali, Marta Dalmaso e dell’assessore alla Pianificazione, Ricerca ed Innovazione, Gianluca Salvatori, si è svolta una breve performance musicale degli Abies Alba, che hanno proposto musiche tradizionali del Trentino.
La prima relazione generale, quella del professor Dinesh Mehta dell’UN Habitat di Nairobi (Kenya) dal titolo Sustainability of Housing Projects: a Perspective from the Poor, è stata particolarmente sentita dall’uditorio per i suoi contenuti riguardanti il preoccupante aumento delle zone povere (slum) nel cono urbano delle grandi città e la sempre più precaria condizione umana e abitativa che le caratterizza. Il professor Mehta ha illustrato in particolare la situazione africana e ha proposto punti di riflessione e possibili chiavi di svolta.
Nel pomeriggio dello stesso giorno sono state presentate le relazioni generali fatte da rappresentanti delle maggiori istituzioni trentine che hanno dato una panoramica dello “stato dell’arte” in Europa, facendo anche il punto sulla situazione dell’housing in Provincia di Trento: nascita, evoluzione e prospettive future. Ne è emerso un quadro completo dal quale si è potuto vedere come le iniziative locali siano allineate, talvolta avanzate, rispetto a quelle analoghe in Europa e nel mondo.
Nei giorni successivi, durante lo svolgimento dei lavori, sono state presentate 198 memorie, estremamente signicative, riferite agli otto topic sui quali si imperniava il congresso.
Di particolare rilevanza sono state quelle del topic Design for Sustainability dalle quali è emerso come in paesi differenti per cultura, condizioni climatiche ed edilizia, unanime sia la ricerca verso criteri progettuali sostenibili sia a livello urbanistico che architettonico. Differenti interventi hanno affrontato alcuni tra i temi di maggiore impatto tra i quali l’uso razionale dell’energia, le possibili fonti energetiche alternative (ad esempio quella solare - attiva e passiva - ed eolica), la promozione nell’uso della vegetazione come elemento importante sia all’interno che all’esterno dell’abitazione.
Il tema della conservazione di edifici antichi e il tema del restauro e/o riuso di quelli vecchi, danneggiati o abbandonati, sono stati ampiamente discussi nel topic Management Schemes and Maintenance caratterizzato dalla presentazione delle diverse metodologie esemplificate anche attraverso interventi realizzati in differenti contesti come in Germania, Turchia e Italia.
Rilevanza ha avuto anche il topic Socio Cultural Aspects of Housing Projects nel quale è emerso il dato relativo al tasso di incremento della popolazione nelle grandi città, in particolare nei paesi non occidentali, e il conseguente problema abitativo a cui difficilmente si riesce a dare una risposta adeguata. Alcuni autori hanno presentato analisi e proposte per migliorare o rinnovare ambiti e contesti abitativi in termini di sostenibilità.
Nelle memorie relative al topic Urban and City Planning sono state presentate differenti proposte riguardanti una pianicazione urbanistica sostenibile nei vari paesi del mondo rappresentati al congresso - dalla Turchia al Canada, da Singapore all’Italia - e sono stati illustrati molteplici interventi, diverse realtà, diverse politiche e realizzazioni per riabilitare realtà urbane degradate o in sviluppo precario ovvero per migliorare qualitativamente in maniera sostenibile gli assetti urbani consolidati. Rilevanza hanno assunto le memorie relative al topic Economic and Financing Policies dove sono state esposte diverse strategie per una gestione sostenibile nelle politiche dell’abitazione e per mantenere adeguato il rapporto tra costi e benefici contemporaneamente ad un rispettoso equilibrio tra sostenibilità ed una sempre maggiore appetibilità economica degli investimenti.
Nella giornata della sessione plenaria di chiusura, dopo i saluti dell’assessore alle Politiche Sociali, Marta Dalmaso, il professor Peter Schmid della Technical University of Eindhoven (Olanda) ha svolto la relazione di chiusura del convegno incentrata sulle nalità e sui metodi della progettazione sostenibile. Il professor Schmid partendo da una visione olistica del mondo si è avvicinato al concetto di architettura biologica (IBAIntegral Biological Architecture) come risposta “sostenibile” al bisogno abitativo.
La relazione ha innescato un interessante dibattito al termine del quale si è svolta la cerimonia formale di chiusura del congresso. La bandiera dello IAHS è passata dalle mani del professor Antonio Frattari a quelle del professor Clinton Hindes dell’Università di Pretoria (Sud Africa) dove si terrà nel 2005 il XXXIII Congresso Mondiale dello IAHS.
Tutte le memorie presentate in questa edizione ospitata a Trento e organizzata dalla sua università sono raccolte nel libro e nel CD Proceedings - Sustainability of the Housing Project edito dall’Università degli Studi di Trento.

Sopra: esempio di razionale uso della radiazione solare per il corretto illuminamento dello spazio interno e delle piante contenute all’interno dell’edificio;
in basso: casa abitazione “passiva” e a basso consumo energetico.

 Il convegno in numeri

Hanno partecipato al congresso 219 studiosi di cui 105 italiani e 114 stranieri provenienti da 36 nazioni. Sono state presentate 198 memorie in 35 sessioni articolate in 7 gruppi di 5 sessioni in parallelo.