Passaggio al II e III anno
Il passaggio al II anno è subordinato al giudizio espresso dal Collegio dei Docenti che valuta il superamento da parte del dottorando degli esami dei corsi seguiti e il completo svolgimento delle attività formative previste per il primo anno. Inoltre, il Collegio dei Docenti accerta, sulla base delle relazioni relative all’attività svolta presentate dal supervisor e dal dottorando stesso, il raggiungimento degli obiettivi scientifici e didattici sui temi specifici dell’area della Fisica a cui si dedica il dottorando.
Per il passaggio al III anno il dottorando è tenuto a esporre pubblicamente, di fronte ad una commissione nominata dal Collegio dei Docenti (o dal Comitato esecutivo) i risultati scientifici parziali raggiunti. La commissione redige un giudizio scritto relativo alla qualità dell’esposizione (con particolare attenzione al livello raggiunto di padronanza dell’inglese) e alla maturità scientifica dimostrata dal dottorando. Il Collegio dei Docenti, viste le relazioni scritte sull’attività svolta presentate dal supervisor e dal dottorando stesso e tenendo conto del giudizio della commissione, esprime la propria valutazione sull’ammissione del dottorando al III anno.
Il supervisor è tenuto a verificare la frequenza del dottorando alle attività previste dal Dottorato e a comunicare tempestivamente al Collegio Docenti eventuali problematiche. Su segnalazione del supervisor, il collegio docenti può verificare il rendimento del dottorando in qualsiasi fase (a tale proposito si rinvia al regolamento interno del Corso di Dottorato).