Panchine rosse, simbolo di riflessione sul fenomeno della violenza di genere

L’Università degli studi di Trento, su proposta dell’Ufficio Equità e Diversità, nel 2021 ha promosso un progetto di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne. L’iniziativa, che utilizza le panchine rosse come strumento per promuovere una riflessione su tale fenomeno, coinvolge la comunità universitaria in tutte le sue componenti, valorizzando tra l’altro le competenze delle/degli studenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM).

Il progetto ha preso avvio a giugno 2021, con un concorso di idee, per la progettazione di due panchine rosse in legno, da collocarsi presso alcune sedi dell’Ateneo (Polo di Mesiano e Polo Ferrari 1), preceduto da un incontro di formazione sul tema della violenza contro le donne, che ha posto in luce le radici culturali del fenomeno. Ne è nata sia un’occasione di dialogo su argomenti che difficilmente trovano spazio nei percorsi di studio dell’area STEM, sia l’opportunità di mettere a frutto le competenze acquisite nel percorso universitario, anche grazie al coordinamento scientifico della prof.ssa arch.a Giovanna A. Massari.
Considerata la valenza anche in termini sociali, oltre che scientifici e didattici, dell’iniziativa, la stessa ha ottenuto il pieno appoggio dei Dipartimenti di Ingegneria Industriale (DII), di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (DISI) e di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO), che hanno la propria sede nei luoghi prescelti per ospitare i manufatti. 

Al progetto hanno partecipato sette gruppi, composti complessivamente da venti studenti provenienti dai corsi di laurea in Ingegneria Edile e Architettura e Ingegneria Civile. Il compito loro affidato è stato creare delle panchine che, oltre che belle e funzionali, fossero anche ben integrate nell’ambiente circostante e riuscissero a veicolare con efficacia un messaggio di memoria e di impegno per il futuro, per prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne.

Una Commissione selezionatrice, composta da docenti del DICAM, rappresentanti della Direzione Patrimonio Immobiliare ed esperte/i in tematiche di equità e diversità, ha valutato positivamente tutti i progetti pervenuti, assegnando il primo premio a “Nuovi orizzonti di pensiero”, proposto da Benedetta Aliprandi e Matteo Omilli. Il secondo premio è stato attribuito a “Through: from oppression to freedom”; mentre i progetti “Zapatos rojos” e “Ad ogni voce una battaglia vinta” hanno ricevuto una particolare menzione.
La realizzazione delle panchine rosse è stata affidata alla falegnameria della Cooperativa Sociale Il Gabbiano; l'impresa LUCE e Design Srl ha contribuito con una liberalità alla realizzazione della componente illuminotecnica.

Tutti i progetti proposti sono stati raccolti in una mostra itinerante, allestita presso la nuova Biblioteca Universitaria di Mesiano (BUM): inaugurata il 1° dicembre 2021, sarà visitabile fino al 30 gennaio 2022 per poi spostarsi in altre sedi. Per l'occasione, la Biblioteca ha messo a disposizione una selezione di libri con cui approfondire il tema della violenza di genere, promuovendone il contrasto e la prevenzione; consulta la bibliografia. Inoltre, in futuro, si provvederà alla pubblicazione di un catalogo con le tavole realizzate.

Le iniziative in atto costituiranno auspicabilmente non solo un punto di arrivo, ma anche, e soprattutto, una tappa di un progetto complessivo più ampio, destinato a coinvolgere anche altre strutture dipartimentali, portando “fuori dall’ombra” le radici culturali della violenza contro le donne, superando pregiudizi e stereotipi profondamente radicati che impediscono una completa realizzazione e partecipazione alla vita sociale, politica, economica e culturale da parte di tutte le persone. 

application/pdfBando progetto “Fuori dall’ombra” – prima fase(PDF | 187 KB)
application/pdfBrochure con letture - Evento 1 dicembre 2021(PDF | 698 KB)