SAR UniTrento
L’Università di Trento ha aderito alla rete Scholars at Risk nel novembre del 2017 ed è stata tra le principali promotrici della creazione della sezione nazionale Scholars at Risk - Italy. Nel febbraio del 2019, in occasione della prima assemblea nazionale, l’Ateneo trentino è stato eletto co-coordinatore della rete SAR Italy insieme all’Università di Padova, ed è rappresentato dalla prof.ssa Ester Gallo, docente di antropologia culturale e delegata del Rettore alla Solidarietà accademica e internazionale. Il co-coordinamento nazionale di Trento e Padova è stato confermato durante l’Assemblea Nazionale dell'8 marzo 2021 (in carica fino al 2023).
La partecipazione dell’Università di Trento alla rete SAR si è rivelata un’opportunità importante di collaborazione con altri Atenei e istituti di ricerca italiani e internazionali, rafforzando partnership già esistenti e creandone di nuove. Durante il biennio 2019-2021 come parte del coordinamento nazionale, l’Università di Trento ha avuto un ruolo centrale nella promozione della rete SAR a livello nazionale e nell’organizzazione di eventi e iniziative che hanno l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sul diritto alla libertà accademica.
Tra le collaborazioni a livello internazionale ricordiamo:
- partecipazione al SAR International Advisory Committee;
- partecipazione al progetto Inspireurope e al Stakeholder Forum promosso dal consorzio;
- partecipazione al New University in Exile Consortium.
Tra le collaborazioni a livello nazionale ricordiamo:
- la conferenza dei Rettori delle Università Italiane - CRUI;
- la Rete delle Università per la Pace RUniPace;
- UNHCR ‘Manifesto dell’Università Inclusiva’.
L’adesione alla rete SAR ha inoltre avuto delle significative implicazioni a livello provinciale e regionale, in quanto è diventata un’occasione per consolidare i rapporti con diverse realtà del territorio, dalle istituzioni politiche a vari esponenti della società civile, in coerenza con gli obiettivi di Terza Missione dell’Ateneo. La visione condivisa della libertà accademica come diritto fondamentale della nostra società ha portato l’Ateneo trentino a collaborare con diversi attori locali, tra i quali ricordiamo:
- Provincia autonoma di Trento
Rispettivamente nel 2018 e nel 2021 l’Assessorato all’Istruzione, Università e Cultura della Provincia Autonoma di Trento ha stanziato fondi per co-finanziare insieme all’Ateneo i bandi UniTrento (2019; 2022) per assegni di ricerca rivolti a studiosi/e in pericolo; - CARITRO
Dal 2020, la CARITRO supporta l’inserimento e la continuità scientifica di studiosi/e in pericolo vincitori/rici dei bandi UniTrento; - Consulta delle Fondazioni del Triveneto
Dal 2021 SAR UniTrento insieme agli Atenei del Triveneto che aderiscono a SAR Italy collabora con la Consulta al fine di istituire borse di ricerca cofinanziate rivolte a studiosi/e in pericolo; - Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani;
- Nodo Trentino della rete ‘In Difesa Di’.
SAR UniTrento opera all’interno dell’Ufficio Equità & Diversità ed in collaborazione con il Rettorato. Al fine di sviluppare e implementare i progetti di protezione, advocacy e formazione in modo collegiale, è stato/a identificato/a un/a referente per ogni struttura accademica.
I/le referenti SAR collaborano con la delegata Ester Gallo al fine di programmare, promuovere e migliorare le attività di protezione, advocacy e formazione presso le strutture di afferenza e valutano le domande pervenute per i bandi SAR UniTrento.
Protezione
Il progetto di protezione SAR UniTrento mira ad individuare gli elementi costitutivi di un programma di accoglienza nel breve-medio periodo che valorizzi le potenzialità scientifiche di studiose e studiosi in esilio attraverso processi di inclusione nella comunità universitaria trentina e italiana, ed in dialogo con la comunità scientifica internazionale. Esso muove dal presupposto che la solidarietà verso studiose/studiosi in pericolo costituisca un elemento fondamentale del principio di libertà accademica e che debba rivestire una rinnovata centralità nei programmi di terza missione e internazionalizzazione del nostro Ateneo e dell’Università italiana.
Il progetto di protezione SAR UniTrento consente alla/o studiosa/o di riprendere e portare avanti il proprio lavoro di ricerca in un contesto sicuro e instaurando relazioni proficue con la comunità accademica trentina, nazionale ed internazionale. Allo stesso tempo, il programma vuole essere un’opportunità - per l’Ateneo, il territorio trentino e la più ampia rete di SAR Italy - di venire in contatto con prospettive di ricerca, insegnamento e di dibattito pubblico plurali e spesso nuove, e di promuovere percorsi di riflessione e sensibilizzazione sull’importanza della libertà accademica e sulle cause/conseguenze della sua violazione in specifiche aree geopolitiche.
Il progetto Protezione Temporanea per Studiose/i a Rischio è co-finanziato dall’ Ateneo, supportato da enti esterni fra cui la Provincia autonoma di Trento, la Fondazione CARITRO e la Consulta delle Fondazioni del Triveneto.
Nell’agosto del 2019 l’Università di Trento ha aperto il primo Bando nazionale rivolto a studiosi/e, titolari/richiedenti protezione internazionale e/o in possesso di una certificazione che attesti lo stato di ‘studiosi/e a rischio’. Questa prima esperienza di inclusione di studiose/i in pericolo nel nostro Ateneo, iniziata a gennaio 2020 ed attualmente in corso, si è rivelata molto positiva dal punto di vista dell'arricchimento scientifico portato da studiose/i SAR presenti nel nostro Ateneo, attraverso le loro attività di insegnamento, ricerca e dibattito. Tale esperienza ha anche dimostrato una partecipazione attiva e una volontà di coinvolgimento e di inclusione scientifica importante da parte delle strutture accademiche dell’Ateneo, nonché un costante supporto del personale amministrativo.
La prima studiosa vincitrice del bando 2019 è stata la dott.ssa Ghanya Al Naqeb, esperta in biochimica e scienze della nutrizione. Per maggiori informazioni, è possibile visionari i seguenti documenti: Il Manifesto; YouTube
Per motivi di sicurezza, i dettagli sul secondo studioso rimangono riservati.
I progetti di protezione di UniTrento hanno fornito un’occasione importante di terza missione attraverso la collaborazione fra l’Ateneo e le reti di organizzazioni/associazioni che operano a livello locale, nazionale ed internazionale. A livello locale il progetto SAR è parte integrante degli obiettivi di sviluppo della cultura della pace promossa dal Forum Trentino per la Pace, del Progetto Shelter Cities (Città Rifugio) promosso Dal Nodo Trentino della Rete ‘In Difesa Di’ in collaborazione con la PAT ed il Comune di Trento, nonché del Centro per la Cooperazione Internazionale. SAR UniTrento collabora inoltre sia a livello provinciale che nazionale con associazioni/organizzazioni quali UNHCR, UNESCO e Amnesty International.
I progetti di protezione SAR UniTrento si pongono in linea di continuità con quelli sviluppati da altri Atenei e Poli nazionali in Europa, Regno Unito e negli Stati Uniti.
I criteri di valutazione del rischio
Il nostro Ateneo non rilascia certificazioni di rischio, ma si affida ad organizzazioni internazionali competenti, quali SAR (Application for Assistance), il Council for At-Risk Academics - CARA (Get Support) o lo Scholar Rescue Fund - SRF (Eligibility Criteria). Nell’accogliere le richieste di protezione - e nel mettere successivamente in contatto potenziali candidati/e con gli Atenei interessati - Scholars at Risk fa una valutazione della situazione di rischio effettivo dello/a studioso/a. La procedura tiene conto della seguente documentazione:
- valutazione della situazione relativa alla libertà accademica nel paese di origine o di impiego del/la richiedente, anche attraverso i media, il SAR Academic Freedom Monitoring Project e l’Academic Freedom Index;
- valutazione delle dichiarazioni dirette dello/a studioso/a interessato/a;
- richiesta di due lettere di referenza in grado di attestare la reale situazione di rischio del/la richiedente;
- eventuale intervista con la/il richiedente;
- richiesta e valutazione di documenti integrativi a supporto di quanto sopraccitato, ad esempio atti giudiziari, lettere di licenziamento e/o report della polizia.
Per quanto riguarda l’aspetto accademico, SAR raccoglie informazioni in merito al CV dello/a studioso/a, la lista delle pubblicazioni e le esperienze professionali all’interno degli ambienti universitari.
Accoglienza, monitoraggio e accompagnamento
Ogni persona accolta all’interno del progetto SAR viene affiancata in primo luogo dal/la coordinatore/rice del progetto SAR per l’Ateneo e dal/la referente SAR della struttura accademica coinvolta. Queste due figure si occupano di supportare lo/la studioso/a nella comunicazione con gli uffici dell’Ateneo, nell’espletamento del lavoro burocratico necessario all’inserimento nella realtà ospitante e nel contesto locale, e sono in costante collaborazione con l’Ufficio Accoglienza.
La terza figura coinvolta è quella del/la mentore scientifico/a (tutor), scelta sulla base di affinità di interesse disciplinare e di ricerca.
Queste tre figure sono anche responsabili di discutere con la/lo studiosa/o in merito a specifiche necessità legate alla tutela della privacy e della sicurezza, che includono anche l'opportunità di pubblicizzare in quanto ‘SAR’ attività di natura scientifica o di terza missione.
Per maggiori dettagli si veda il Vademecum SAR Italy 2021 (“Linee guida per l'accoglienza in Italia di studiosi/e a rischio”. Sezioni: Mentoring Accademico; Privacy/Sicurezza) e il Vademecum “Prospect Scholars” dell’Università di Trento.
Bando “Protezione Temporanea per Studiosi/e a Rischio” 2022
L’Università di Trento, aderente alla rete internazionale Scholars at Risk (SAR) e SAR-Italia, ha pubblicato il Bando relativo al Progetto “Protezione Temporanea per Studiosi/e a Rischio”, co-finanziato dalla Provincia autonoma di Trento (PaT), per il conferimento di due assegni di ricerca della durata di un anno, eventualmente rinnovabili per ulteriori 12 mesi, riservati a studiosi/e richiedenti/titolari di protezione internazionale e/o il cui stato di rischio è attestato da organizzazioni quali SAR, Scholar Rescue Fund (SRF) o Council for At-Risk Academics (CARA).
In questa sezione è disponibile il bando di selezione del nuovo Progetto “Protezione Temporanea per Studiosi/e a Rischio”.
Per partecipare al progetto è necessario effettuare l'iscrizione online entro lunedì 4 aprile 2022, alle ore 12.00, selezionando “Università di Trento - Selezione per il conferimento di n. 2 assegni di ricerca nell’ambito del Progetto di “Protezione Temporanea per Studiose/i a Rischio" (Decreto n. 2/2022/RET)”.
Per ulteriori informazioni: selezioni.ricerca [at] unitn.it
Campagne e petizioni di advocacy
L'Università di Trento porta avanti diverse iniziative di advocacy a favore della libertà accademica, allo scopo di mantenere alta l’attenzione delle istituzioni politiche e della società civile su queste tematiche. L’Università di Trento si impegna infatti a difendere la libertà accademica aderendo pubblicamente a campagne di advocacy organizzate dalla rete nazionale e internazionale a favore di studiosi/e e studenti in pericolo a causa della loro attività di ricerca. L’obiettivo di queste iniziative è quello di dare visibilità a situazioni di violazione della libertà accademica spesso ignorate e di fare pressioni sulle istituzioni competenti affinché i diritti dei soggetti coinvolti vengano rispettati.
Ad oggi, le iniziative sostenute dal Rettore dell’Università di Trento sono:
- la petizione in supporto del Prof. Ahmadreza Djalali (attualmente detenuto in Iran; lettera firmata l’11 gennaio 2018);
- la lettera in appoggio di accademici/he e studenti cinesi processati/e e detenuti/e a causa della loro partecipazione al movimento per la democratizzazione di Hong Kong Occupy Central with Love and Peace (lettera firmata l’11 dicembre 2018);
- la petizione in sostegno della studente nicaraguense Amaya Eva Coppens, attualmente detenuta in Nicaragua a causa della sua partecipazione al Movimento Universitario 19 de Abril in difesa dei diritti umani;
- in collaborazione con SAR Italy, e grazie all’appoggio delle colleghe e dei colleghi del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, il nostro Ateneo ha promosso sin da Marzo 2020 campagne in supporto di Patrick George Zaki.
In collaborazione di SAR Italy l’Università di Trento ha promosso una campagna in supporto degli/delle studenti e studiose/i bielorusse/i.
SAR UniTrento ha organizzato inoltre numerose attività di sensibilizzazione della società civile trentina al tema della libertà accademica, dei diritti umani e dei/delle rifugiati/e nel mondo universitario.
Disseminazione
Alcuni importanti momenti di diffusione dei contenuti sono stati:
- 9 marzo 2021: Conversazioni sul Futuro - Free Patrick Zaki - Prigioniero di Coscienza: Video;
- 20-21 novembre 2020: Il Trentino per i Diritti Umani: programma dell’evento;
- autunno 2020: SAR Italy Speaker series, organizzata dall’Università di Trento, la Scuola Normale Superiore e l’Università di Padova all’interno di SAR Italy;
- 9-10 dicembre 2019: International Workshop ‘Refugees and Higher Education: Hosting and Integrating Scholars and Students’, in collaborazione con SAR Italy;
- 19-21 settembre 2019: Panel ‘Defending academic freedom and freedom of expression. The role of universities and international organisations’, organizzato da Ester Gallo insieme a Claudia Padovani e Francesca Helm (Università di Padova e co-coordinatrici di SAR Italy) all’interno del Convegno CUCS ‘Citizenship and Common Goods’;
- 3 settembre 2020 ESOF Panel ‘Forced Out, Welcome In: European Actions for Researchers at Risk’ organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con l’Università di Trento e SAR Italy;
- febbraio 2019 Winter School ‘Knowledges at Risk’ organizzata dall’Università di Padova e dall'Università di Trento Summer/winter school (es. Winter School di Padova durante la quale è stata lanciata SAR Italy);
- primavera 2018: Ciclo di seminari interdisciplinari ‘Diritti umani e libertà accademiche’.
Formazione e Ricerca
SAR UniTrento, dal 2018, in stretta sinergia sia con gli altri membri di SAR Italy sia con le realtà del territorio, conduce attività di formazione e di ricerca nella convinzione che accrescere la consapevolezza di questi temi sia fondamentale per proteggere la libertà accademica.
Student Advocacy Seminars
Si tratta di seminari rivolti agli/alle studenti universitari/e - sia di triennale sia di Magistrale, provenienti da diversi settori disciplinari quali Scienze Sociali, Studi Umanistici e STEM - organizzati dagli Atenei aderenti alla rete SAR con il supporto di SAR International, che hanno l’obiettivo di fornire ai/alle partecipanti delle competenze specifiche di advocacy, di leadership e di ricerca nell’ambito dei diritti umani. Ciò viene sviluppato attraverso il coinvolgimento diretto di studenti nell’analisi di un caso studio di uno/a studioso/a in pericolo e nella successiva creazione di una campagna di advocacy in suo favore.
Nel periodo tra marzo e giugno 2019, l’Università di Trento ha organizzato il primo SAR Student Advocacy Seminar in Italia, che ha visto la partecipazione di studenti del corso di laurea in Studi Internazionali e il supporto del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Nel seminario gli/le studenti Pietro Carra, Ion Foltea, Francesca Ongaro, Federica Tagliavini e Clelia Zardini sono stati impegnati in una campagna di advocacy a favore della studente nicaraguense Amaya Eva Coppens
Summer School: ‘Human Rights Advocacy: Scholars at Risk’ - 22 Giugno 2020 – 24 Luglio 2020
L’Università di Trento ha collaborato con la Open Society University Network (OSUN), il Bard College-New York e la Roger Williams University nell’organizzazione della Summer School intensiva ‘Human Rights Advocacy: Scholars at Risk’. Il corso ha coinvolto 25 studenti provenienti da diversi Paesi in un percorso di formazione sul tema della libertà accademica, la libertà di espressione, i diritti umani, la preparazione all’advocacy e lo sviluppo di una campagna di advocacy in supporto di studiose/i e studenti Uyghur attualmente imprigionati/e in Cina. Due studenti dei seminari di advocacy di Trento del 2019, Federica Tagliavini e Pietro Carra, hanno supportato le attività in classe in qualità di tutor.
Contatti
Coordinatrice di SAR UniTrento
Ester Gallo
ester.gallo [at] unitn.it
scholarsatrisk [at] unitn.it.
Ufficio Accoglienza e Servizi al personale
Via Giuseppe Verdi, 6, Trento, TN
Uff.AccoglienzaPersonale [at] unitn.it
Ufficio Equità & Diversità
Via Calepina, 14 - 38122 Trento
equitadiversita [at] unitn.it