L’Università di Trento intende valorizzare tutte le appartenenze, comprese quelle connesse all’identità di genere e all’orientamento sessuale.
L’impegno dell’Ateneo, espresso anche nei documenti di programmazione, è volto a rivedere i propri modelli organizzativi, le procedure, i servizi e la comunicazione, al fine di realizzare ambienti di studio e lavoro inclusivi, rispettosi della persona e scevri da discriminazioni e pregiudizi. In questo ambito, rientrano varie azioni: strumenti a supporto della carriera alias per persone transgender e di genere non conforme, partecipazione ad iniziative promosse a livello nazionale su tali tematiche, in particolare dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane, attivazione di servizi a supporto, interventi relativi agli spazi e all’uso consapevole del linguaggio in materia.
L’Università di Trento, inoltre, nell’ambito delle sue funzioni svolge attività di ricerca e formazione su questi temi, promuovendo una riflessione culturale rivolta anche al territorio e finalizzata a promuovere il rispetto dei diversi orientamenti e appartenenze affettive, sessuali, identitarie.
Le azioni
Carriera alias per persone transgender e di genere non conforme
L’Università di Trento, che in passato aveva utilizzato la procedura del “doppio libretto”, più recentemente ha attivato la carriera alias per la componente studentesca, le/i titolari di assegni di ricerca e di borsa di dottorato, il personale docente, ricercatore, tecnico amministrativo, anche a contratto, nonché per quanti/e a vario titolo operano, anche occasionalmente e temporaneamente, nelle strutture dell’Ateneo.
La carriera alias, che consiste nell’attribuzione di un’identità alternativa temporanea all’interno del sistema informatico di Ateneo, si propone di tutelare chi desideri utilizzare un nome diverso da quello anagrafico, nelle interazioni all’interno della comunità universitaria. In tal modo, riconoscendo il principio di autodeterminazione di genere, si intende concorrere alla realizzazione di un ambiente di studio e lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona.
Le modalità e le condizioni di utilizzo dell’identità alternativa, che può restare attiva per l’intera durata della carriera, sono disciplinate in apposito Regolamento.
Come richiedere la carriera alias
L’attivazione della carriera alias avviene a seguito di presentazione di una specifica istanza e la sottoscrizione congiunta, da parte della persona interessata e della/del Responsabile carriera alias, di un Accordo di riservatezza.
Studentesse e studenti
Per maggiori informazioni: Servizio Inclusione Comunità studentesca (Ufficio Ammissioni e Inclusione - Direzione Didattica e Servizi agli Studenti). Contatti: inclusione.studente [at] unitn.it; tel. 0461 282128.
Personale e ospiti
Per maggiori informazioni: Ufficio Valutazione Risorse Umane e Organizzazione (Divisione Sviluppo Risorse Umane e Organizzazione - Direzione Risorse Umane e Organizzazione). Contatti: uff.valutazione.ru [at] unitn.it; tel. 0461 283324.
Sportello Vieni come sei
L’Università di Trento mette a disposizione della componente studentesca e dottorale uno sportello dedicato all’ascolto e al supporto psicologico per coloro che affrontano un momento di difficoltà su temi quali l’orientamento sessuale, l'identità di genere, le relazioni affettive e sessuali. Il servizio, gestito dal Laboratorio di Osservazione, Diagnosi e Formazione del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Ateneo è disponibile gratuitamente.
Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina dedicata sul portale di Ateneo.
Iniziative di formazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto delle discriminazioni
L’Ateneo organizza periodicamente iniziative a carattere formativo e dirette a promuovere il rispetto dei diversi orientamenti e appartenenze affettive, sessuali, identitarie, al fine di prevenire discriminazioni.
Tra queste: corsi di educazione sessuale rivolti alla componente studentesca, formazione al personale, adesione a campagne, iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione.
In caso di discriminazioni nell’ambito della comunità universitaria è possibile contattare la Consigliera di Fiducia dell’Ateneo.