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  università, cultura e territorio  
D'estate, di cinema e d'altro

Film senza pareti
Continua la rassegna Università d'estate
di Alberto Brodesco, studente di Sociologia

La parola "cinema" è polisemica. Può indicare un medium di massa, un'arte ("la settima arte"), un linguaggio, un'industria, un insieme di film ("il cinema di Kubrick"), la sala cinematografica. Il cinema, in quest'ultimo senso, è considerato il luogo privilegiato della visione, il giusto punto di vista per guardare un contenuto (il film) che è ormai disponibile in sempre più numerosi contesti e formati.
Può esistere il cinema senza la sala cinematografica? O possono esistere solo dei film senza sala? Il cinema non è solo un ambiente, è anche un luogo dell'immaginario, il locus amoenus del racconto per immagini.
E se il cinema esce dalla sala, proiettore e tutto, e posiziona il suo schermo in uno spazio aperto? Si vengono a perdere quattro delle sei facce del parallelepipedo/contenitore teatrale; rimangono solo la terra sotto i piedi e lo schermo davanti agli occhi ("ma sedendo e mirando...").
E il cinema, cos'ha da perdere e cosa da guadagnare di fronte a questa evasione? Perde, certo, in qualità dell'immagine, in possibilità di concentrazione (grande risorsa residua della sala cinematografica, che libera il film dalle infinite distrazioni fornite dall'ambito domestico): all'aperto, anche alle 21:30, c'è ancora la luce che nella sala buia è bandita; c'è il traffico e il rumore della città d'estate; ci sono le seggiole, e non le comode poltrone che sono ormai di casa in quasi tutti i cinema.
I vantaggi: 6000 lire di biglietto per gli universitari, la possibilità di recuperare film anche molto belli della stagione scorsa, la lingua originale di due proiezioni, il cinema (in pellicola) che entra all'università. Perché all'università - al Polifunzionale, a Lettere... - il cinema c'è anche in inverno e in primavera, e si vedono film spesso meritevoli. Ma in videocassetta. E non è la stessa cosa: la differenza si vede. Siccome al cinema - diceva qualche teorico ormai fuori moda - ci trasformiamo tutti in grandi occhi che guardano, la buona visione conta, eccome.
Andare al cinema d'estate, allora?
È più la gioia di vedere (o rivedere) un film come L'assedio di Bernardo Bertolucci [foto nell'articolo, nda] o il timore di non vederlo rispettato? È un film di stile, di colori, di luce, un film che non racconta solo una storia, ma ti inonda di musica, luoghi, sguardi. Verrebbe voglia di prendere a campione un film così, per presentare una differenza che ci sembra abbia un senso, fra cinema e film: un film racconta (bene o male) una storia, allo spettatore basta seguire le vicende dei personaggi, star dietro alla trama... Il cinema, forse, è qualcosa di diverso e qualcosa in più: se vogliamo dare un senso ulteriore a questa parola già polisemica, è la risposta all'affermazione di Paul Gauguin secondo la quale l'arte, nella nostra epoca della riproducibilità tecnica, non deve essere descrittiva, ma cercare più la suggestione della rappresentazione. Qualcosa di simile dice anche Jean-Luc Godard, quando distingue tra cinema che offre uno spettacolo e cinema che serve a vedere. Il cinema, così inteso, è sempre meglio vederlo al cinema. I film, invece, si possono vedere anche in videocassetta, anche sulle reti private, con la pubblicità in mezzo.
Il cinema d'estate come cinema senza cinema, quasi un paradosso, cinema/non-cinema come la fine/non-fine del surrealista Entr'acte (1924), con la pellicola che si brucia proprio sulla scritta "Fin" e il discorso che rimane incompiuto, la diegesi sospesa.


L'Opera Universitaria e l'Università degli Studi, in collaborazione con il Centro Audiovisivi della Provincia di Trento e con il cinema Astra, organizzano Università d'estate, rassegna di cinema, danza, musica.
  • Le rappresentazioni iniziate il 16 giugno proseguiranno fino al 29 luglio e si svolgeranno a Trento nel giardino della Facoltà di Economia, con entrata da via Verdi.
  • L'ingresso per la danza, con inizio alle 21.30 e per i concerti alle 20.30, è gratuito.
  • Per il cinema, con inizio alle 21.30, il costo del biglietto è di L. 9000, con riduzione a L. 6000 per universitari, militari e ragazzi.
Alcuni appuntamenti (film e concerti) in calendario per luglio:
12. Elizabeth - di Kapur (edizione originale inglese)
13. Cheryl Porter Quartet (concerto jazz)
14/15. Tutti pazzi per Mary - di P. & B. Farrelly
18. Ti ricordi di Dolly Bell - di E. Kusturica
19. La vita è bella - di R. Benigni
21/22. La leggenda del pianista sull'oceano - di G. Tornatore
26. Train de vie - di R. Mihaileanu (edizione originale francese)
27. Labanca-Zamora (concerto - duo di chitarra argentina)
28/29. Shakespeare in love - di J. Madden

[Per informazioni: Centro Polifunzionale tel. 0461/980994]


¿Por la noche? Cine español di Pilar Pastor