Presentazione del Corso di Dottorato
Il Corso di Dottorato in “Studi Giuridici Comparati ed Europei” offre un programma di studi quale parte integrante dell’offerta didattica di terzo livello dell’Università, rivolto a formare giuristi che possiedano una piena consapevolezza critica dei contesti storici, economici, sociali e sovranazionali in cui vivono e operano i saperi giuridici contemporanei, segnati dalle dinamiche di transizione e digitalizzazione caratterizzanti i nuovi scenari globali.
Il Corso di Dottorato si propone pertanto l’obiettivo di offrire ai dottorandi le conoscenze e le risorse necessarie per affrontare, con metodo rigoroso, i problemi della ricerca nell’ambito giuridico, con specifica attenzione critica alla comparazione e alla dimensione europea, internazionale e globale del diritto, anche alla luce dell’impatto delle nuove tecnologie e dei fenomeni di transizione che interessano le società contemporanee.
La didattica viene così improntata nel senso di puntare criticamente lo sguardo sui profili comparatistici, diacronici e sincronici dell’esperienza giuridica e sui collegamenti tra le materie che sono oggetto delle quattro aree di ricerca previste dal Corso:
- Pluralismo, metodo e tradizioni giuridiche
- Diritto dei mercati, welfare e fiscalità
- Libertà fondamentali, transizioni sociali e assetti istituzionali
- Autonomia, garanzia dei diritti e tutele
In tale direzione, il percorso dottorale promuove opportunità di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare con il coinvolgimento di esperti del settore nelle attività formative. I corsi a cui i dottorandi devono partecipare si articolano, quali che siano le aree di ricerca, anche in moduli trasversali, che possono avere ad oggetto tematiche di comune interesse, dall'analisi economica del diritto alla tutela dei diritti fondamentali, dal metodo della comparazione giuridica all'evoluzione del pensiero giuridico europeo, dalla teoria dell'interpretazione alle conseguenze giuridiche del processo di globalizzazione.
All'interno di ciascun modulo, si considerano le diverse esperienze disciplinari - così, per esempio, i profili della comparazione giuridica vengono di volta in volta esaminati in rapporto al diritto privato, pubblico, penale, processuale, ecc. - anche con l'ausilio di docenti esterni, italiani e stranieri, e con lezioni anche in lingua inglese. L'intreccio tra le varie materie appare particolarmente evidente quando si tratta del tema relativo alla tutela dei diritti, nel quale è sempre al centro dell'attenzione un modello integrato, fondato sul confronto costante tra profili sostanziali e processuali.
A partire dal secondo anno il dottorando è tenuto a svolgere un periodo di ricerca all'estero per la durata di almeno sei mesi. Tale metodo didattico ha come scopo la formazione di uno studioso che, quale che sia la sua futura specializzazione, sia in grado di contestualizzare al massimo tutte le tematiche che si troverà ad affrontare, senza perdere di vista le connessioni storiche, transnazionali e disciplinari che sempre caratterizzano il sapere giuridico.
La formazione dottorale appare in tal modo finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti di ricerca, enti pubblici o soggetti privati, nonché per l'esercizio delle libere professioni e per l’accesso alle carriere nelle amministrazioni pubbliche, al fine di promuovere uno sviluppo del progresso scientifico e tecnologico attraverso la creazione di una classe dirigente con una cultura professionale di alto livello, anche al fine di contribuire alla realizzazione dello Spazio Europeo dell'Alta Formazione e dello Spazio Europeo della Ricerca.