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Aree di Ricerca (dal 39° ciclo)

Il Corso di Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei si propone l'obiettivo di formare giuristi, sia in ambito accademico che in ambiti extra-accademici, particolarmente attenti ai fenomeni transnazionali e dotati di una preparazione fortemente interdisciplinare.
La didattica è incentrata sui profili comparatistici, diacronici e sincronici, dell'esperienza giuridica, e sui collegamenti tra le materie che sono oggetto delle seguenti 4 aree tematiche che caratterizzano il corso:

1. Pluralismo, metodo e tradizioni giuridiche

Le ricerche in quest’ambito riguardano gli studi relativi all’identificazione e classificazione degli ordinamenti giuridici, di singoli istituti o regole riconducibili al diritto privato o pubblico, interessando, esemplificativamente, l’analisi critica dell’approccio funzionalista e strutturalista, il mutamento giuridico, il rapporto tra le fonti, il ruolo delle norme non statali, anche alla luce dei fondamenti del diritto europeo nella loro tradizione romanistica e storica, ovvero l’uso del diritto comparato nei processi di produzione e interpretazione delle regole. Tali analisi sono al contempo volte ad indagare la dimensione ontologica ed assiologica del diritto, riguardando il fenomeno giuridico oltre i confini nazionali in chiave tanto diacronica quanto sincronica. Particolare attenzione viene prestata ad alcuni aspetti cruciali nel lavoro del giurista, quali le tecniche di interpretazione, di argomentazione, di comprensione e risoluzione di problemi giuridici, apprezzando, inoltre, un approccio interdisciplinare ai temi metodologici e di carattere sostanziale, con una particolare predilezione, ove possibile, al dialogo con discipline non strettamente giuridiche grazie al quale sia possibile identificare concetti e teorie provenienti da ambiti diversi, sviluppando capacità epistemiche che consentano di integrare i diversi contributi relativi, altresì, alla dimensione antropologica ed epistemologica del diritto.

2. Diritto dei mercati, welfare e fiscalità

Tale filone di ricerca interessa l’analisi della disciplina delle attività dei privati e dei pubblici poteri a tutti i livelli, ovvero delle diverse e varie forme dell’intervento statale nei mercati e nella società per regolamentare, indirizzare, correggere o favorire l’adozione di determinate scelte di chi opera a livello sia di mercato nazionale che europeo, avuto riguardo tanto ai relativi profili pubblicistici che a quelli privatistici e penalistici nonché alla dimensione plurale e multilivello della regolamentazione nonché alla disciplina dell’attività e degli atti di impresa, anche con riferimento alle filiere agroalimentari. Particolare attenzione viene altresì dedicata agli studi che riguardano, in prospettiva europea e transnazionale, i mercati finanziari e bancari, la crisi di impresa, la disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro, il diritto sindacale, il diritto della previdenza e della sicurezza sociale e la disciplina delle pari opportunità, nonché l’analisi degli effetti delle scelte politiche in materia fiscale e del regime dell’imposizione tributaria, senza perdere di vista forme e tecniche di tutela dei lavoratori nel mercato e nel rapporto di lavoro mediante strumenti di welfare privato e pubblico.

3. Libertà fondamentali, transizioni sociali e assetti istituzionali

Gli ambiti tematici di quest’area riguardano materie sia di carattere giuspubblicistico che internazionale e sovranazionale con particolare riguardo alla salvaguardia e protezione dei diritti fondamentali, la cui concettualizzazione, sfidata dalle transizioni tecnologiche, sociali e istituzionali in atto, richiede, nel giurista, una particolare attenzione nel preservare ma allo stesso tempo adattare alle nuove situazioni, la tutela dei diritti della persona, anche privata della libertà, con attenzione ai rapporti fra diritto, etica, scienza e tecnologia e agli strumenti di tutela, come la giurisdizione in ambito europeo e internazionale, le corti penali internazionali,  la giustizia amministrativa, la giustizia civile e penale. Più in particolare costituiscono oggetto di ricerca, in questo ambito, gli studi relativi ai principi costituzionali relativi a tutti i rami del diritto, ai diritti dei cittadini UE e dei Paesi terzi, con riguardo agli strumenti, anche internazionali. Sono altresì ritenuti di particolare interesse gli studi sui diritti dei popoli e delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose), nonché la tutela dei diritti umani nei conflitti armati, senza trascurare la relazione tra la tutela dei diritti economici e sociali, la protezione dell’ambiente e gli obblighi connessi al commercio internazionale, alle catene globali del lavoro e al diritto degli investimenti.

4. Autonomia, garanzia dei diritti e tutele

Sono riconducibili a questa area i filoni di ricerca inerenti ai nuovi strumenti di esercizio dell’autonomia di individui, organizzazioni, istituzioni, siano queste di natura pubblica o privata, così come ridefiniti nel contesto dei processi di innovazione tecnologica in atto e del perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nonché nel rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti in ambito nazionale e sovranazionale. Ad essi si lega altresì lo studio dei diversi sistemi di responsabilità, in ambito privatistico, penalistico, amministrativo e delle diverse forme di tutela di diritti e interessi, di natura pubblica e privata, a struttura individuale e collettiva, in quanto interessate dalle profonde trasformazioni indotte dai processi di armonizzazione eurounitaria e dal dialogo tra corti nazionali e sovranazionali, altresì orientati a garantire sistemi di tutela improntati a effettività ed efficienza. I temi di ricerca in quest’ambito si sviluppano avuto riguardo alle dottrine generali del diritto civile, penale e amministrativo e agli studi relativi alla loro dimensione processuale, nonché alla potestà punitiva dello stato, anche alla luce degli strumenti metodologici offerti dalla comparazione giuridica, riguardando i diversi fenomeni in prospettiva europea e transnazionale, tanto in chiave nazionale che internazionale, con riferimento altresì alle tecniche alternative di risoluzione delle controversie e dei conflitti, ai versanti dischiusi dalla giustizia conciliativa nonché dalle pratiche di mediazione e negoziazione assistita.