Novembre 2023

Quesito: è pervenuta alla Prorettrice vicaria una segnalazione intorno a un atteggiamento giudicato inadeguato tenuto da un/una docente nel corso di una riunione collegiale del corpo docente di un Dipartimento, presenti anche alcuni dottorandi, in cui potrebbero essere stati violati doveri e principi fondamentali richiamati nel Codice Etico, relativi specificamente all’integrità di comportamento e al rispetto della persona (art. 4, c. 1 e 2; art. 5, c. 12; art. 6, c. 1; art. 7 c. 1). In particolare, il/la docente oggetto della segnalazione avrebbe utilizzato parole ingiuriose e si sarebbe espresso/a pubblicamente in termini offensivi nei confronti di altri, sia componenti del corpo accademico che esterni ad esso.

Parere: la Commissione, nel corso dell’attività istruttoria volta all’accertamento di quanto avvenuto, svolta anche tramite l’audizione degli/lle interessati/e e di testimoni, rileva la sussistenza di percezioni diverse e anzi divergenti dei fatti contestati, pur bene identificati e circoscritti. In particolare, pur risultando avvenuto l’utilizzo di termini forti e potenzialmente offensivi, non risulta in modo certo e inequivocabile una corrispondente intenzione di chi li ha proferiti di rivolgerli verso qualcuno o di connotarli in senso discriminatorio. In ogni caso, la Commissione prende atto che a seguito delle contestazioni che le sono state rivolte, la persona segnalata si è attivata nei confronti dei medesimi partecipanti al consesso in cui si svolsero i fatti, inviando una comunicazione con cui si è scusata per aver pronunciato “interiezioni improprie” e avere usato “espressioni troppo forti e che potrebbero essere state interpretate come offensive”. Tutto ciò considerato, la Commissione per l’attuazione del Codice etico ritiene che con tale comunicazione sia stato adeguatamente raggiunto
l’obbiettivo primario che la persona segnalante si era posta con la propria segnalazione.
In considerazione di quanto accaduto, la Commissione richiama però con forza la necessità che i rapporti fra membri della comunità accademica siano sempre improntati al rispetto e alla correttezza nelle relazioni reciproche. In particolare, ribadisce l’importanza che anche nel corso delle riunioni collegiali - ufficiali o ufficiose, formali e informali - il tono della discussione resti sempre rispettoso ed educato, come si addice all’istituzione in cui si svolge e alla funzione che interpreta. Anche in presenza di opinioni legittimamente diverse o in contrasto fra di loro, la modalità di esposizione non deve eccedere il limite della correttezza, né assumere toni aggressivi, anche per non inibire la libera e democratica espressione del proprio pensiero da parte di tutti e di tutte.