A partire dalla sua adesione alla rete SAR nel 2017, l'Università di Trento promuove la libertà accademica di studiose e studiosi a rischio occupandosi di protezione e accoglienza, advocacy, formazione e ricerca.
La persona delegata del Rettore per la solidarietà accademica e internazionale coordina le azioni, in raccordo con la rete SAR nazionale e internazionale. Inoltre, ogni struttura accademica dell’Ateneo ha al proprio interno una persona referente per le attività SAR.
La solidarietà verso studiose e studiosi in pericolo costituisce un elemento fondamentale del principio di libertà accademica ed è centrale nei programmi di terza missione e internazionalizzazione dell'Università di Trento.
A partire dal 2019, attraverso la pubblicazione di bandi per assegni di ricerca dedicati, l'Università di Trento accoglie studiose e studiosi a rischio, consentendo loro di proseguire il proprio lavoro di ricerca in un contesto sicuro e favorendo la loro inclusione nella comunità accademica trentina, nazionale e internazionale. I progetti di accoglienza sono supportati da enti esterni, fra cui la Provincia autonoma di Trento, la Fondazione CARITRO e il Comune di Rovereto.
Ogni studiosa o studioso accolto all’interno del progetto SAR viene affiancato dal referente SAR della struttura accademica presso cui svolge la propria attività, nonché da un tutor scientifico, individuato per affinità di interesse disciplinare e di ricerca.
UniTrento non rilascia certificazioni di rischio, ma si affida a organizzazioni internazionali competenti, quali Scholars at Risk – SAR, Council for At-Risk Academics – CARA e Scholar Rescue Fund – SRF.
L'Università di Trento promuove iniziative di advocacy a favore della libertà accademica, per sensibilizzare le istituzioni e la società civile, aderendo a campagne nazionali e internazionali e dando così visibilità a situazioni di violazione della libertà accademica e ai diritti delle studiose e degli studiosi coinvolti.
Per accrescere la consapevolezza relativa alla necessità di proteggere la libertà accademica, UniTrento promuove la partecipazione della comunità studentesca agli Student Advocacy Seminars, seminari organizzati dagli Atenei aderenti alla rete SAR, con il supporto di SAR International, per fornire competenze specifiche in materia di advocacy, leadership e ricerca nell'ambito dei diritti umani. Studenti e studentesse sono direttamente coinvolti nell’analisi di un caso studio riguardante studiose e studiosi in pericolo e nella successiva creazione di una campagna di advocacy in loro favore.
- Ester Gallo, Delegata del Rettore alla solidarietà accademica e internazionale
- Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata - CIBIO: Graziano Lolli
- Economia e Management: Nadia Laura Von Jacobi
- Facoltà di Giurisprudenza: Simone Penasa
- Fisica: Massimiliano Rinaldi
- Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica: Marco Ciolli
- Ingegneria e Scienza dell’Informazione: Vincenzo D'Andrea
- Ingegneria Industriale: Gian Domenico Sorarù
- Lettere e Filosofia: Umberto Tulli
- Matematica: Roberto Pignatelli
- Psicologia e Scienze Cognitive: Maria Paola Paladino
- Sociologia e Ricerca Sociale: Ester Gallo
- C3A - Centro Agricoltura Alimenti Ambiente: Marco Ciolli
- CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello: Albrecht Haase
- CISMed - Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche: Graziano Lolli
- SSI - Scuola di Studi Internazionali: Umberto Tulli
UniTrento for Refugees
Direzione Didattica e Servizi agli Studenti
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