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L’Assemblea pubblica di Ateneo, prevista dallo Statuto dell’Università di Trento, è un’importante occasione di confronto tra la comunità universitaria e quella locale. Viene convocata dal Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università per illustrare ai portatori di interesse locali l’attività dell’Ateneo e raccoglierne valutazioni e suggerimenti sugli indirizzi generali. Attraverso l’Assemblea, infatti, si intende favorire una sinergia sempre più stretta tra Ateneo e territorio, condizione necessaria per affrontare le sfide del prossimo futuro.

L’Assemblea pubblica di Ateneo 2024 è stata interamente dedicata al tema Medicina e Salute. A quattro anni dall’avvio del corso di laurea magistrale interateneo in Medicina e Chirurgia, l’Università ha deciso di riflettere sulla percezione, l’impatto e il valore aggiunto che la ricerca medica e la formazione sanitaria apportano al benessere dell’intera società, condividendo valutazioni e proposte sul percorso intrapreso e sui futuri orientamenti.

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Il tavolo preparatorio
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In vista dell’Assemblea, il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, Daniele Finocchiaro, ha convocato martedì 9 luglio 2024 un tavolo preparatorio, ristretto ai principali portatori di interesse, nel quale è stato avviato un dibattito sul tema, raccogliendo anche utili spunti di riflessione sul futuro impatto della Scuola di Medicina e Chirurgia. Il tavolo preparatorio ha rappresentato una prima e autentica occasione di confronto tra tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema salute del territorio. Hanno partecipato, in ordine alfabetico:

Giulia Berloffa, Direttrice della Scuola di formazione specifica in medicina generale di Trento
Luca Comper, Dirigente gen. del Dip. organizzazione, personale     e innovazione e dirigente ad int. del Dipartimento salute e politiche sociali PAT
Barbara Cristofolini, Presidente dell'Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione 
Giovanni de Pretis, Consigliere dell’Ordine dei medici
Flavio Deflorian, Rettore dell'Università di Trento
Francesca Demichelis, Prorettrice vicaria con delega alla ricerca dell'Università di Trento
Livia Ferrario, Direttrice generale del Comune di Trento
Antonio Ferro, Direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento
Daniele Finocchiaro, Presidente CdA dell'Università di Trento
Franco Ianeselli, Sindaco del Comune di Trento
Olivier Jousson, Direttore del Centro interdipartimentale di scienze mediche
Pier Francesco Nocini, Rettore dell’Università di Verona
Alex Pellacani, Direttore generale dell'Università di Trento
Laura Pedron, Dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro PAT
Daniel Pedrotti, Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche
Giulia Robol, Sindaca del Comune di Rovereto
Mattia Rutilli, Rappresentante degli studenti del Corso di studio in medicina e chirurgia interateneo
Lorenzo Trevisiol, Presidente della Scuola interateneo di medicina e chirurgia 
Annalisa Trianni, Vicepresidente del Collegio dei primari
Mario Tonina, Assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione PAT
Achille Spinelli, Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca PAT
Paola Venuti, Prorettrice alla didattica dell'Università di Trento

I partecipanti al tavolo preparatorio sono stati chiamati a dialogare con l’Università attraverso tre domande, qui di seguito elencate:

  1. Quali azioni possono essere messe in campo dall’Ateneo di Trento per aumentare l’impatto positivo dell’integrazione tra Università e “sistema salute”? Quali sono i punti di attenzione da considerare? 
  2. Come soggetto rappresentante della sua Istituzione, cosa può fare il suo Ente per favorire una maggiore interazione con l’Ateneo e facilitare una più chiara ricaduta positiva sul territorio della Scuola di Medicina?
  3. Quali potranno essere gli effetti positivi concreti di una maggiore integrazione e interazione tra gli attori del sistema salute sui cittadini nei prossimi 5 anni? Come possiamo immaginare di misurare l’impatto positivo di questa collaborazione?

Il dialogo ha toccato temi quali l’integrazione tra l’Università di Trento e il sistema sanitario locale, il reclutamento di medici e infermieri, la ricerca e l’innovazione in campo medico, l’importanza della prevenzione, la gestione delle risorse umane, la valorizzazione delle professioni sanitarie e la necessità di attrarre talenti anche dall’estero. Si è parlato inoltre della trasformazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari in un’Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino (ASUIT), degli spazi per il nuovo polo ospedaliero e per la Scuola di Medicina e Chirurgia, dei servizi agli studenti.

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L’assemblea pubblica di Ateneo
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L’Assemblea pubblica dell’Università di Trento si è tenuta martedì 24 settembre 2024 presso l’Auditorium di Palazzo Prodi. L’incontro, presieduto e moderato da Daniele Finocchiaro, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, è stato aperto dagli interventi iniziali della prorettrice alla ricerca Francesca Demichelis, del direttore del Cismed, Olivier Jousson e del presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Lorenzo Trevisiol. A seguire, si è tenuta la tavola rotonda con il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il rettore Flavio Deflorian, il rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini e il direttore generale di Apss Antonio Ferro. 

La discussione si è sviluppata a partire dai risultati di un’indagine, condotta dall’Ateneo con il sostegno del Protocollo UniCittà e con la supervisione scientifica di Ivano Bison, sulla percezione del Progetto medicina da parte della cittadinanza. 

È stato chiesto, in particolare, quanto la presenza della Scuola di Medicina all’Università di Trento potrà in futuro contribuire a soddisfare i bisogni sanitari della comunità, soprattutto in previsione di un aumento della domanda di assistenza sanitaria a causa dell’invecchiamento della popolazione. 

Secondo l’indagine, il 78% degli intervistati ritiene che la Scuola di Medicina contribuirà a soddisfare i bisogni sanitari (molto per il 37,1 % e abbastanza per il 40,7%). La maggioranza pensa che la presenza di Medicina contribuirà a migliorare l’assistenza (76%), l’accesso ai servizi sanitari (68%) e a innovare il sistema sanitario (78%). Inoltre, l’85% degli intervistati crede che la Scuola rafforzerà la reputazione dell’Ateneo e del Trentino, mentre quasi il 90% ritiene che favorirà l’ingresso dei giovani locali nelle professioni sanitarie. La ricerca e l’innovazione medica sono considerate essenziali per migliorare il sistema sanitario, la qualità della vita e le pratiche di prevenzione e cura (85%). 

L’Assemblea si è conclusa con un momento dedicato alle domande da parte del pubblico presente in sala.

Per maggiori informazioni sull'incontro, consultare il comunicato stampa.

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