Al fine di consolidare le collaborazioni in corso, il personale docente e ricercatore strutturato di UniTrento ha l'opportunità di svolgere una mobilità all’estero presso un ateneo extra-europeo con cui sia attivo un accordo bilaterale.
Il programma è rivolto a tutto il personale docente e ricercatore strutturato di UniTrento.
Le destinazioni possibili sono le università extra-europee con cui sia già attivo un accordo bilaterale.
A discrezione, in base al proprio progetto di mobilità.
Per mobilità di durata superiore ai 30 giorni è necessario ottenere il parere favorevole del Consiglio di Dipartimento di appartenenza.
L'Università di Trento copre le spese di mobilità sulla base del regolamento missioni fino a un massimo di euro 2.500 a persona/viaggio, indipendentemente dalla destinazione e dalla durata, per un massimo di 20 mobilità all’anno.
È possibile presentare la propria manifestazione di interesse alla mobilità presso una delle università partner con cui è stato firmato un accordo bilaterale inviando una email alla Divisione Relazioni Internazionali ([email protected]) indicando la destinazione, il periodo e le motivazioni della mobilità e allegando l'autorizzazione del direttore o della direttrice del proprio dipartimento o centro.
Ciascun anno saranno accolte le richieste di mobilità supportate da un progetto dettagliato e preventivamente autorizzate da direttori o direttrici di dipartimento o centro fino al raggiungimento di 20 mobilità.
Sarà data priorità alle mobilità che presentano le seguenti caratteristiche:
- siano volte a promuovere l'attivazione della mobilità degli studenti e dottorandi, nel caso non sia già stata avviata;
- presentino progetti didattici o di ricerca volti ad arricchire ed ampliare la collaborazione esistente (es. proposte di valutazione di possibili percorsi doppia laurea o co-tutela di dottorato);
- rispettino un bilanciamento adeguato rispetto alle destinazioni proposte e alla struttura accademica di afferenza;
- siano proposte da personale docente e ricercatore che presenta un progetto per la prima volta.
È possibile fare richiesta di mobilità anche verso destinazioni che non prevedono l'adesione specifica del proprio dipartimento o centro.
L’iniziativa non è compatibile con i periodi di congedo per studio o ricerca già autorizzati dai dipartimenti e centri di appartenenza.