Il regolamento in materia di start-up dell'Università di Trento (emanato con D.R. n. 899 del 2 dicembre 2020) identifica tre tipologie di iniziative imprenditoriali:
- Start-up: ogni iniziativa imprenditoriale avente come scopo lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di beni e servizi innovativi derivanti da risultati della ricerca dell’Università a cui il proponente abbia contribuito e alla quale l'Università può partecipare in qualità di socio;
- Start-up di ricerca: ogni iniziativa imprenditoriale avente come scopo lo sviluppo precompetitivo di prodotti e servizi innovativi derivanti da risultati della ricerca dell’Università a cui il proponente abbia contribuito e alla quale l’Università può partecipare in qualità di socio;
- Start-up studentesca: ogni iniziativa imprenditoriale che nasce durante il percorso formativo in Università di studenti di corso di laurea o dottorato di ricerca e la cui strategia di business si basa su beni e servizi innovativi ideati e sviluppati valorizzando le conoscenze e le competenze acquisite in ambito universitario.
Per la documentazione relativa alla proposta si prega di fare riferimento alla pagina dedicata, dove è possibile richiedere tutta la modulistica necessaria.
La procedura di accreditamento di Start-up, Start-up di ricerca e Start-up studentesca è scomponibile per fasi di attuazione:
In questa fase avvengono i primi contatti tra le persone che propongono la start-up e la Divisione valorizzazione e impatto della ricerca (poi richiamata come Divisione VIR), nell’ambito dei quali l’idea imprenditoriale e le tecnologie coinvolte vengono esposte ai membri della divisione al fine di verificare la tipologia di risultati della ricerca svolta in Università che si intendono trasferire nel progetto imprenditoriale, la modalità del trasferimento e l’individuazione delle possibili forme di valorizzazione. La fase si conclude con la compilazione e sottoscrizione da parte dei proponenti del modulo “Technology disclosure per proposta start-up”.
A conclusione della fase la Divisione VIR si rende disponibile per la negoziazione dell’eventuale “Contratto di licenza di brevetto/i e/o di know-how” e, se necessario, indirizza i proponenti a richiedere il supporto di Hub Innovazione Trentino (HIT) per la redazione del business plan.
Attori:
- Divisione VIR
- Proponenti:
- per la Start-up: la proposta può provenire dall’Università, ovvero da uno o più docenti o da uno o più dipendenti appartenenti al ruolo del personale tecnico amministrativo (v. art. 4, co. 1, lett. f, Reg. start-up);
- per la Start-up di ricerca: la proposta può provenire dall’Università, ovvero da uno o più: docenti, dipendenti appartenenti al ruolo del personale tecnico amministrativo, titolari di assegni di ricerca, laureati di laurea specialistica o magistrale che abbiano conseguito il titolo da meno di un anno, studenti di corsi di dottorato, dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da meno di un anno, altri collaboratori che negli ultimi tre anni, sulla base di rapporti contrattuali con l’Ateneo, abbiano svolto attività di ricerca per almeno due anni, collegata all’oggetto della start-up. La proposta da parte di tali soggetti, esclusi i docenti e i dipendenti appartenenti al ruolo del personale tecnico amministrativo, dovrà essere corredata anche da una dichiarazione di supporto da parte di almeno un docente dell’Università (v. art. 4, co. 1, lett. g, Reg. start-up).
- per la Start-up studentesca: la proposta può provenire dall’Università, ovvero da uno o più studenti di corso di laurea o di dottorato di ricerca dell’Università (v. art. 4, co. 1, lett. h, Reg. start-up).
Documentazione necessaria:
- Technology disclosure per proposta start-up.
In questa fase attore protagonista è il Consiglio di Dipartimento o del Centro di ricerca interdipartimentale a cui afferiscono o partecipano le persone proponenti.
Il Consiglio di ciascuna struttura delibera in merito a:
- riconoscimento di assenza di concorrenza o di conflitto di interessi con le attività della struttura e individuazione di eventuali sinergie con le attività imprenditoriali previste;
- compatibilità dell'impegno orario annuale previsto dai proponenti all'interno della start-up o start-up di ricerca con il regolare svolgimento delle attività di ricerca e didattica;
- se richiesto, disponibilità preliminare della struttura a concedere servizi e risorse.
Attori:
- Soci proponenti
- Consiglio di Dipartimento o del Centro di ricerca interdipartimentale
Documentazione necessaria:
- Dati relativi ai proponenti e singoli curricula;
- Dati relativi alla società;
- Proposta di business plan;
- Proposta di convenzione per utilizzo spazi e/o attrezzature dell’Ateneo (se pertinente).
I soci proponenti presentano il progetto imprenditoriale durante il Consiglio di Dipartimento o del Centro di ricerca interdipartimentale. La fase si conclude con il parere del Consiglio di Dipartimento o del Centro di ricerca interdipartimentale.
In questa fase il ruolo di protagonista è della Commissione start-up, quale organo dedicato alla valutazione delle proposte di accreditamento di start-up, start-up di ricerca o start-up studentesca.
In particolare, la Commissione: esprime parere in merito alle richieste di accreditamento di start-up, start-up di ricerca o start-up studentesca; verifica, per ogni proposta, l’assenza di conflitti di interesse tra gli scopi istituzionali dell’Università e le attività dell’impresa, tenendo conto del parere espresso dal Consiglio di Dipartimento o di Centro; esprime parere in ordine alle proposte di revoca dello status di start-up, start-up di ricerca o start-up studentesca; mette in atto, con il supporto della Divisione VIR, iniziative per il monitoraggio dell'andamento delle start-up accreditate.
Attori:
- Commissione start-up
- Divisione VIR
- Soci proponenti
I soci proponenti presentano il progetto imprenditoriale durante la Commissione start-up.
La fase si conclude con il Parere della Commissione start-up.
Documentazione necessaria:
- Technology disclosure per proposta start-up;
- Domanda (“Lettera introduttoria”) - proposta di accreditamento di una start-up, o start-up di ricerca, o start-up studentesca, firmata dal socio proponente - e suoi allegati:
- Dati relativi ai proponenti e singoli curricula;
- Dati relativi alla società;
- Business plan;
- Proposta di convenzione per utilizzo spazi o attrezzature dell’Ateneo;
- Estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento o del Centro di ricerca interdipartimentale competente;
- Bozza di statuto e patti parasociali (solo per società start-up, start-up di ricerca o start-up studentesca partecipate dall’Università);
- Bozza di contratto di licenza per l’utilizzo del logo dell’Università (se pertinente);
- Scheda di divisione ad opera della Divisione VIR.
I soci proponenti presentano il progetto imprenditoriale, anche con il supporto di slide e documenti, durante la riunione della Commissione start-up in cui è in programma l’esame della proposta di accreditamento.
La fase si conclude con il parere della Commissione start-up.
Il Senato accademico, come sancisce lo Statuto dell'Università, è l’organo di governo scientifico e didattico dell’Ateneo. Tra i suoi compiti vi è quello di esprimere un parere sulla proposta di accreditamento delle start-up su cui la Commissione start-up ha deliberato favorevolmente.
Attori:
- Senato accademico
- Divisione VIR
La fase si conclude con il Parere del Senato accademico.
Il Consiglio di amministrazione (CdA) è organo di indirizzo e di programmazione generale dell’Università. In questa fase, la Divisione VIR comunica al CdA la Scheda di Divisione che riassume tutto il percorso già svolto e i pareri acquisiti. Ha il compito di deliberare sulla proposta di accreditamento della start up a conclusione dell’iter procedurale su esposto. L’accreditamento della start-up ha effetto dal giorno della delibera del CdA se la società è già costituita, dal giorno della costituzione della stessa se questo avviene in data successiva alla delibera.
Attori:
- CdA
- Divisione VIR
La fase si conclude con la delibera del CdA.
La Divisione VIR, nel caso di costituzione di start-up, start-up di ricerca o start-up studentesca partecipata, supporta il processo di formazione dell’impresa che si concretizza nel versamento, da parte dell’Università, della propria quota di capitale sociale e nella nomina del consigliere di amministrazione su indicazione del Rettore.
Si procede all’inserimento della nuova impresa nell’elenco pubblicato nella pagina Start-up a UniTrento del sito web ufficiale dell’Università.
Attori:
- Divisione VIR
Su mandato della Commissione start up, la Divisione VIR procede al monitoraggio periodico, con frequenza annuale, delle attività delle Start up accreditate mediante richiesta di compilazione di un modulo, con fini statistici e di aggiornamento degli indici relativi al trasferimento della conoscenza e alle collaborazioni industriali dell’Università.
Attori:
- Divisione VIR;
- Start-up accreditate.