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La rotta dell'Università di Trento

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Il Piano Strategico 2022-2027 dell’Università di Trento è un documento unico, frutto di un ampio processo partecipato che ha coinvolto la comunità accademica e i principali interlocutori del territorio. Unisce visione e azione in modo flessibile e dinamico, per accompagnare l’Ateneo in un contesto in continua evoluzione.

Il Piano è suddiviso in due documenti complementari, ciascuno con una funzione distinta ma strettamente interconnessa:

  • Parte I – Visione strategica
    È la parte stabile del Piano e rappresenta il quadro di riferimento per l’intero periodo 2022-2027. Definisce gli scenari di contesto, la visione e la missione dell’Ateneo, fissando i principi ispiratori e gli obiettivi di lungo termine. Si articola in tre Aree strategiche, quattro Cluster e due Elementi trasversali.
  • Parte II – Le Azioni
    È la componente dinamica e operativa del Piano. Raccoglie le attività specifiche che danno attuazione concreta alle strategie della Parte I. Viene aggiornata periodicamente per rispondere ai cambiamenti del contesto e alle esigenze emergenti della comunità universitaria. A seguito dell'autovalutazione del primo triennio, il Piano Strategico prevede ora 56 azioni.

Il Comitato guida e una rete di referenti interni, selezionati tra personale accademico e tecnico-amministrativo, garantiscono il monitoraggio, la coerenza e il miglioramento continuo del Piano.

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infografica: le tre aree strategiche e i quattro cluster del Piano Strategico

Didattica, Ricerca e Terza Missione sono i tre pilastri su cui si fonda l’attività dell’Università di Trento. Attorno a questi ambiti si concentrano gran parte degli sforzi strategici dell’Ateneo: da soli raccolgono oltre il 40% di tutte le Azioni previste dal Piano Strategico.

Per ciascuna area è stato definito un obiettivo prioritario: innovare la didattica per una formazione di qualità, attenta ai bisogni della comunità universitaria; promuovere una ricerca di alto livello e il progresso della conoscenza; evolvere insieme al territorio e alla società, contribuendo al loro sviluppo culturale, economico e sociale.

I quattro cluster strategici sono stati individuati in risposta alle sollecitazioni del territorio e dell’Ateneo. Rappresentano ambiti di intervento pensati per affrontare alcune delle sfide più urgenti e rilevanti per l’Università di Trento e per la società.

Benessere. Questo cluster mira a rendere l’Ateneo un ambiente sempre più inclusivo, equo e accogliente per tutte le persone che ne fanno parte: la comunità studentesca, docenti, ricercatori e ricercatrici, personale tecnico-amministrativo, collaboratori e collaboratrici.

Competenze. In un mondo in rapido cambiamento, l’Università di Trento si impegna a sviluppare percorsi che mettano al centro le persone, le conoscenze e l’innovazione. Il cluster guarda alla formazione continua, alla ricerca interdisciplinare, promuovendo iniziative capaci di preparare studenti e personale a contribuire in modo consapevole e responsabile alla crescita sociale, economica e culturale.

Scienze della vita e Medicina. L’Università di Trento mira a rafforzare la formazione di alta qualità nell’ambito Scienze della vita e Medicina, completando il percorso in Medicina e Chirurgia e ampliando l’offerta per le professioni sanitarie, in sinergia con i partner accademici e istituzionali. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento nazionale per l’innovazione tecnologica e interdisciplinare in campo medico, valorizzando il trasferimento di conoscenze e competenze e promuovendo il dialogo tra le diverse discipline presenti in Ateneo.

Sostenibilità. Il cluster promuove l’impegno dell’Ateneo nella transizione ecologica, nella tutela dell’ambiente e nell’uso responsabile delle risorse. Attraverso politiche interne, azioni formative e progetti innovativi, l’Università di Trento contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

I due elementi trasversali – Internazionalizzazione e Infrastrutture e tecnologie – agiscono come fattori abilitanti per il raggiungimento degli obiettivi generali, rafforzando la capacità dell’Ateneo di operare in modo efficace, innovativo e sostenibile.

Internazionalizzazione. L’internazionalizzazione rappresenta una leva strategica per aumentare l’impatto e la competitività dell’Università di Trento. Non si limita alla mobilità o alla cooperazione accademica, ma include la capacità di attrarre talenti, risorse e progetti da contesti internazionali, consolidando la reputazione dell’Ateneo e rafforzando le reti globali in ambito didattico, scientifico e istituzionale.

Infrastrutture e tecnologie. Per essere davvero dinamico, un Ateneo deve disporre di strumenti e spazi adeguati alle nuove esigenze. Questo elemento trasversale include l’evoluzione digitale dei processi interni e il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, ma anche la definizione di un nuovo Piano edilizio, pensato per rispondere in modo flessibile ai bisogni futuri della comunità universitaria.
 

La governance del piano strategico

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Ogni ambito ha dei referenti designati, i quali costituiscono il comitato guida del piano strategico.

Aree strategiche

Cluster: 

Elementi trasversali:

Iniziative che, provenendo dal precedente Piano Strategico, vogliono diventare di sistema e  richiedono quindi un/una referente specifico/a nel Comitato Guida. 

  • SOI – Andrea Fracasso
  • FORMID – Paola Venuti 

Partecipano al Comitato Guida, in qualità di Staff a supporto

  • Mara Sartori, Responsabile Supporto Relazioni Istituzionali a Rettorato, Presidenza Cda e  Direzione Generale
  • Helga Franzoi, Responsabile Divisione Pianificazione
  • Giovanna Viviani, Responsabile Ufficio Studi
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