UniTrento utilizza due sistemi di tassazione come previsto dalle leggi nazionali e della Provincia Autonoma di Trento.
Un sistema di tassazione si basa sull’indicatore ISEE e si applica alle persone italiane ed europee e di provenienza analoga (dette “parificate”).
Il secondo sistema di tassazione si applica alle persone non europee residenti all’estero (dette “non-UE”) e si basa sul punteggio ottenuto al termine della procedura di ammissione al primo anno accademico. Negli anni successivi, l'importo delle tasse viene determinato in base ai risultati raggiunti. È un sistema che tiene conto del merito e non della condizione economica, per cui l’importo delle tasse può variare di anno in anno per ciascuno studente.
Non è possibile passare da un sistema di tassazione all'altro: una persona che si immatricola come “non-UE residente all’estero” continuerà a pagare le tasse secondo il metodo di tassazione che si applica alle persone non-UE residenti all’estero per l’intera durata del suo corso di studi anche se decide di spostare la residenza in Italia.
- cittadinanza italiana, o doppia cittadinanza italiana e di un altro paese;
- cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione europea, o doppia cittadinanza italiana e di un paese dell'UE;
- cittadinanza di Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Svizzera, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano;
- cittadinanza di un paese che non appartiene alle precedenti (di seguito “non-UE”) ma sono in possesso di residenza in Italia e di una delle seguenti tipologie di permesso di soggiorno che deve essere posseduto dal momento della candidatura e rinnovabile fino al conseguimento del titolo di laurea magistrale:
- studio;
- soggiornante di lungo periodo;
- lavoro subordinato o autonomo;
- motivi familiari;
- asilo politico;
- protezione sussidiaria;
- motivi religiosi;
- per motivi legati al riconoscimento o revoca dello status di rifugiato, secondo quanto disciplinato dal decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25.
- cittadinanza che non appartiene alle precedenti (non-UE) ma hanno residenza in Italia e un titolo di scuola superiore conseguito in Italia.
- cittadinanza di Paesi non appartenenti all’Unione europea e non sono residenti in Italia;
- cittadinanza di Paesi non appartenenti all’Unione europea con permesso di soggiorno per studio in Italia e senza residenza in Italia;
- cittadinanza di Paesi non appartenenti all’Unione europea con permesso di protezione temporanea, senza residenza in Italia e che non hanno conseguito un titolo di scuola superiore in Italia. Nel caso in cui sia invece stato conseguito un titolo di scuola superiore in Italia, e la residenza sia in Italia, tali candidati rientrano nella categoria “candidati europei ed equiparati” e devono quindi seguire le istruzioni riservate a tale categoria nel bando di ammissione.