Una sezione nazionale SAR è un insieme di Atenei e istituti di ricerca che operano in un determinato contesto nazionale e che collaborano attivamente per la protezione di studiose e studiosi in pericolo e la difesa della libertà accademica.
Tale obiettivo si realizza attraverso:
- lo sviluppo di strategie di protezione negli atenei ospitanti, che comprendono l’individuazione e l’attivazione di diverse tipologie di collaborazione (borse di studio/contratti di ricerca, ecc.) e di integrazione di studiosi in pericolo, permettendo loro di riprendere l’attività scientifica. Le sezioni nazionali agevolano lo scambio di buone pratiche e la condivisione delle difficoltà inerenti forme di protezione scientifica. Esse facilitano anche il dialogo con le istituzioni/organizzazioni nazionali e regionali al fine di incrementare le risorse necessarie a rendere sostenibili i progetti di protezione adottati dai singoli membri;
- lo sviluppo di canali di comunicazione e collaborazione con altre sezioni nazionali presenti in Europa, Stati Uniti e Canada. Questo al fine di promuovere attività di protezione, advocacy e formazione sul tema della libertà accademica. Le sezioni nazionali (così come i singoli Atenei) possono sviluppare legami con associazioni locali o internazionali, ad esempio con il Council for At-Risk Academics - CARA (Regno Unito), lo Scholar Rescue Fund (Stati Uniti), the New University in Exile Consortium (Stati Uniti), o il Threatened Scholars Integration Initiative (OSUN-TSI).
L’appartenenza a una sezione nazionale agevola dunque la partecipazione del singolo Ateneo o istituto di ricerca sia a livello nazione che internazionale. Nello specifico, tale partecipazione consente di:
- informare la comunità accademica, le istituzioni politiche e la società civile in merito alla violazione dell’autonomia universitaria e della libertà accademica nel mondo. Questa attività può essere portata avanti attraverso l’organizzazione congiunta di conferenze, seminari, o scuole estive/invernali;
- organizzare raccolte di fondi per istituire assegni di ricerca/contratti dedicati a studiosi/e in pericolo;
- partecipare a progetti internazionali di monitoraggio sulla libertà accademica che sviluppino strategie di accoglienza e inclusione a livello europeo;
- sviluppare attività di formazione finalizzate a formare competenze all’interno degli Atenei/istituti di ricerca ospitanti su come accogliere e integrare studiosi in pericolo nella comunità accademica ospitante, anche con il coinvolgimento di studenti.
La sezione italiana di Scholars at Risk si è costituita a Padova il 19 febbraio 2019, per iniziativa dell’Università di Padova e dell’Università di Trento. Durante quell’occasione si è anche svolta la prima Assemblea Nazionale di SAR Italy, che ha raccolto la partecipazione di 14 Atenei. Nello specifico, i principi di SAR Italy fanno riferimento a:
- art. 33, co. 1, della Costituzione Italiana, ove si riconosce la libertà di arte e scienza e del relativo insegnamento;
- art. 13 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, ai sensi del quale “le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata”;
- art. 15, co. 3, del Patto Internazionale relativo ai Diritti Economici, Sociali e Culturali (1966), ove si enuncia l’impegno al rispetto della “libertà indispensabile per la ricerca scientifica e l’attività creativa”.
A livello nazionale, dal 2018 gli atenei che hanno attivato programmi di protezione temporanea sono stati: l’Università di Padova (info), la Scuola Normale Superiore (info), l’Università di Milano Statale, la Scuola Sant’Anna di Pisa e l’Università di Roma ‘La Sapienza’. A partire da queste esperienze - e grazie al lavoro di coordinamento del gruppo di lavoro ‘WG Accoglienza e Supporto’ coordinato da Carla Savastano dell’Università di Trieste, SAR Italy ha elaborato un Vademecum dell’Accoglienza. Il documento vuole fornire delle linee guida che agevoli l’inclusione di studiosi che entrano nei programmi di protezione.
Lista membri board nazionale
Rapporto attività 2021/22
Contatti
Ester Gallo
Università di Trento
Delegata alla solidarietà accademica e internazionale; Scholars at Risk – Italy
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Via Verdi 26 - 38122 Trento (Italia)
Email: [email protected]
Telefono: 0039 0461 281375.
Skype: ester.gallo-may
Roberta Ricucci
Dipartimento di Culture, Politica e Società
Università di Torino
Campus L. Einaudi (CLE) - Torino
Ufficio - 3D424
Email: [email protected]
Telefono: 0039 011 6702661
Giuseppe Angilella
Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania
Docente Tutor presso la Scuola Superiore di Catania
Ufficio: DFA 233
Email: [email protected]
Telefono: 0039 095 378 5305
Adriana Di Stefano
Dipartimento di Giurisprudenza
Università di Catania
Ufficio: Via Crociferi, 81 - 1° piano
Email: [email protected]
Telefono: 0039 095 230465